Falso in bilancio: M5S, vergogna il Governo lascia la norma immutata.
Dopo il 'salva-Berlusconi' inserito dalla manina di Renzi nel decreto sulla delega fiscale, spunta un'altra vergognosa magagna firmata dal governo. Con il pacchetto anticorruzione in esame in commissione Giustizia al Senato, il governo, sollecitato soprattutto dal Movimento 5 Stelle, doveva reintrodurre il reato di falso in bilancio.
Invece, all'improvviso, è spuntata una magica manina che ancora una volta ha cambiato le carte in tavola e ha lasciato tutto esattamente com'è. Lo affermano i parlamentari M5S della commissione Giustizia del Senato. "Con un emendamento presentato al testo base della Commissione - spiegano - il governo ha mantenuto quelle cause di non punibilità' che erano state introdotte da Berlusconi e che prevedevano chiaramente che chi falsifica il bilancio in misura inferiore al 5% del risultato economico di esercizio, cioè dell'utile d'impresa, o nella misura dell'1% del patrimonio netto, non è penalmente perseguibile. Risultato: Renzi andrà in tv a dire di aver reintrodotto il reato di falso in bilancio e di aver innalzato le pene per chi commette questo reato, ma la verità è che lascia intatta quella stessa depenalizzazione che ha permesso a Berlusconi e molti altri di farla franca".
Invece, all'improvviso, è spuntata una magica manina che ancora una volta ha cambiato le carte in tavola e ha lasciato tutto esattamente com'è. Lo affermano i parlamentari M5S della commissione Giustizia del Senato. "Con un emendamento presentato al testo base della Commissione - spiegano - il governo ha mantenuto quelle cause di non punibilità' che erano state introdotte da Berlusconi e che prevedevano chiaramente che chi falsifica il bilancio in misura inferiore al 5% del risultato economico di esercizio, cioè dell'utile d'impresa, o nella misura dell'1% del patrimonio netto, non è penalmente perseguibile. Risultato: Renzi andrà in tv a dire di aver reintrodotto il reato di falso in bilancio e di aver innalzato le pene per chi commette questo reato, ma la verità è che lascia intatta quella stessa depenalizzazione che ha permesso a Berlusconi e molti altri di farla franca".
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