I Trattati Europei che oggi vengono contestati e usati per la campagna elettorale della Lega Nord e Fratelli d'Italia.
L'uscita dall'Euro è una scelta complicata e delicata, da ponderare e valutare bene. Alcuni partiti, Lega Nord e Fratelli d'Italia, rispettivamente con Salvini e la Meloni, affermano convintamente di voler uscire dall'Euro, considerato dagli stessi, l'unica causa di tutti mali dell'Italia (che non è vero), mentre altri PD e Forza Italia tacciono sulla questione o dicono poco sulle modifiche dei Trattati Europei e poi vi è il M5S, che critica giustamente i Trattati ed esprime l'intenzione di voler modificare le regole europee e di voler vincere le lezioni europee per rivedere il sistema UE e abolire il fiscal compact, la misura più pesante, che ci impegnerà per 20 anni dal 2015 in poi, a trovare delle risorse (circa 50 miliardi all'anno) per rientrare nel limite del 60% del rapporto debito/PIL.
Alle politiche di austerità ci si è arrivati gradualmente. Il primo trattato intergovernativo siglato nel 1992 (Governo Amato coalizione politica DC - PSI - PSDI - PLI ) tra i vari paesi e che ha imposto dei limiti è stato quello di Maastricht o Trattato dell'Unione Europea, che fissa le regole e i parametri economici per aderire all'UE.
Bisogna ricordare che un trattato è un accordo vincolante tra i paesi membri dell'UE. Esso definisce gli obiettivi dell'Unione, le regole di funzionamento delle istituzioni europee, le procedure per l'adozione delle decisioni e le relazioni tra l'UE e i suoi paesi membri.
L'Unione europea si fonda sul principio dello Stato di diritto. Ciò significa che tutte le azioni intraprese dall'UE si basano su trattati approvati liberamente e democraticamente da tutti i paesi membri. I trattati possono e vengono modificati per ragioni diverse: rendere l'UE più efficiente e trasparente, preparare l'adesione di nuovi paesi ed estendere la cooperazione a nuovi settori, come la moneta unica.
Bene fatte queste premesse, il popolo italiano è stato coinvolto in queste scelte? La risposta è NO! Perchè i trattati non vengono modificati e solo invece subiti dall'Italia?
Il Trattato di Maastricht stabilisce due limiti, a cui i vari paesi dell'UE devono tendere, che sono il rapporto debito/PIL al 60% e il limite 3% del deficit di bilancio. Alcuni paesi hanno già sforato il limite del 3% (Germania e Francia).
Nel 1997 (Governo Prodi coalizione politica: Ulivo- INDIPENDENTI ) viene firmato Il Patto di stabilità e crescita (PSC) inerente al controllo delle politiche di bilancio pubbliche dei paesi aderenti all'UE, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione Economica e Monetaria dell'Unione Europea (Eurozona) cioè rafforzare il percorso d’integrazione monetaria intrapreso nel 1992 con la sottoscrizione del Trattato di Maastricht.
Il PSC influenzerà molto le politiche di bilancio della PA fino ad arrivare al Patto di Stabilità Interno. L'indebitamento netto della Pubblica Amministrazione (P.A.) infatti costituisce il parametro principale da controllare, ai fini del rispetto dei criteri di convergenza e della riduzione dello stock di debito pubblico.
Nel 2012 (Governo Monti) tocca al Trattato sul Meccanismo europeo di stabilità (MES), detto anche Fondo salva-Stati. Un fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona Euro, che assume la veste di un'organizzazione intergovernativa, a motivo della struttura fondata su un consiglio di governatori (formato da rappresentanti degli stati membri) e su un consiglio di amministrazione e sul potere, attribuito dal trattato istitutivo, di imporre scelte di politica macroeconomica ai paesi aderenti al fondo-organizzazione.
Infine, Il Patto di bilancio europeo o Trattato sulla stabilità, per il coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria (conosciuto anche come fiscal compact, letteralmente "patto finanziario"), un accordo approvato con un trattato internazionale il 2 marzo 2012 da 25 dei 27 stati membri dell'Unione europea, entrato in vigore il 1º gennaio 2013, ad eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca.
Un accordo che non era obbligatorio firmare per rimanere nell'UE e che infatti alcuni paesi come appunto il Regno Unito e la Repubblica Ceca non hanno firmato rimanendo indenni da quelle misure previste in quel patto.
I principali punti contenuti nei 16 articoli del trattato sono:
Addirittura con decreto legge, Berlusconi e l'alleato di Governo Lega Nord nel 2011, quindi prima dell'insediamento di Monti, hanno anticipato l'introduzione del fiscal compact, come concordato con gli altri leader europei e Berlusconi lo dice anche in una conferenza stampa - «lavoreremo da subito attraverso il parlamento per introdurre in Costituzione il principio dell'equilibrio di bilancio» - ed è quello che di fatto è avvenuto nel 2013 con il Governo Letta (vedi video in fondo pagina).
Sono proprio questi vecchi partiti quindi gli irresponsabili che hanno concordato e accettato le politiche di austerità dell'UE firmando e approvando i trattati (PD-Forza Italia-Lega Nord e company).
Quindi come possono condurre le campagne elettorali in prossimità delle europee, in particolare Lega e Fratelli d'Italia, dicendo che l'Euro è l'unico vero responsabile della crisi italiana e che bisogna uscire dall'UE come ad esempio il segretario Salvini della Lega Nord o la Meloni ex berlusconiana e che hanno invece prima contribuito all'introduzione di quei trattati. La Meloni ieri a Piazza Pulita ha sostenuto che Berlusconi non avrebbe mai accettato quell'accordo sul fiscal compact sapendo pure di mentire (vedi video sotto). Allora la domanda sorge spontanea, perché sono stati approvati dal Parlamento se dannosi per l'Italia? Prima di approvarli li esaminavate?
Il PD è stato da sempre il promotore Euro con Prodi. Però il disagio Euro, di oggi, a costretto Matteo Coerenzi a ritenere i trattati ormai anacronistici e da rinegoziare, durante la discussione in Parlamento, in occasione del suo insediamento.
Poi però di fronte alla Merkel, invece, afferma il contrario, cioè dice di volerli rispettare tutti i trattati a partire da quello di Maastricht, sono perciò anche loro paradossali e falsi. Cioè nessuno dei vecchi partiti può essere ritenuto credibile su questo tema.
Anche il M5S critica e contrasta le politiche di austerità dettate dall'UE e limiti previsti dai trattati, ma loro lo dimostrano con i fatti però, non avendo votato a favore del fiscal compact sia alla Camera che al Senato.
Il M5S vuole vincere le elezioni europee per cambiare il sistema UE e abolire il fiscal compact e affermano pure, che se non riusciranno in questa impresa coinvolgeranno il popolo per decidere se uscire o meno dall'Euro. Mentre Salvini parlamentare europeo cosa ha fatto in merito? Niente solo assenze! (vedi video)
Quindi viene da ridere quando, Salvini e la Meloni in TV chiedono al M5S se sia a favore o meno dell'Euro, perché sono proprio loro i responsabili che hanno acconsentito a quelle misure di austerità nel corso degli anni e non il M5S alla loro prima legislatura, che votano contro al fiscal compact e che più cautamente e sensatamente, intendono prima andare al Parlamento Europeo per voler cambiare l'UE alleandosi con altre forze che criticano l'Euro, e se il loro tentativo risulterà inutile, solo allora matureranno la scelta definitiva di vole uscire dall'Euro, ma coinvolgendo il popolo cosa che gli altri invece non dicono e non da poco.
Quindi viene da pensare che la Meloni e Salvini ma anche gli altri che tacciono o difendono i vincoli UE, ci hanno preso per il ..... e continuano a farlo come fa Salvini quando va in Veneto a sostenere la secessione accompagnato dai vecchi della Lega.
Infatti non è l'Italia nemica del Veneto ma lo sono tutti questi vecchi politici di destra e di sinistra che non hanno risolto prima i veri problemi interni (pressione fiscale, disoccupazione, evasione fiscale e corruzione) e poi hanno aggravato la situazione ormai non più sostenibile, accettando degli impegni con l'Europa che sapevano o avrebbero dovuto sapere di non potere rispettare.
L'unico vero carro armato per gli italiani è una crocetta che deve servire a cacciare questi parassiti e mentitori di professione.
Alle politiche di austerità ci si è arrivati gradualmente. Il primo trattato intergovernativo siglato nel 1992 (Governo Amato coalizione politica DC - PSI - PSDI - PLI ) tra i vari paesi e che ha imposto dei limiti è stato quello di Maastricht o Trattato dell'Unione Europea, che fissa le regole e i parametri economici per aderire all'UE.
Bisogna ricordare che un trattato è un accordo vincolante tra i paesi membri dell'UE. Esso definisce gli obiettivi dell'Unione, le regole di funzionamento delle istituzioni europee, le procedure per l'adozione delle decisioni e le relazioni tra l'UE e i suoi paesi membri.
L'Unione europea si fonda sul principio dello Stato di diritto. Ciò significa che tutte le azioni intraprese dall'UE si basano su trattati approvati liberamente e democraticamente da tutti i paesi membri. I trattati possono e vengono modificati per ragioni diverse: rendere l'UE più efficiente e trasparente, preparare l'adesione di nuovi paesi ed estendere la cooperazione a nuovi settori, come la moneta unica.
Bene fatte queste premesse, il popolo italiano è stato coinvolto in queste scelte? La risposta è NO! Perchè i trattati non vengono modificati e solo invece subiti dall'Italia?
Il Trattato di Maastricht stabilisce due limiti, a cui i vari paesi dell'UE devono tendere, che sono il rapporto debito/PIL al 60% e il limite 3% del deficit di bilancio. Alcuni paesi hanno già sforato il limite del 3% (Germania e Francia).
Nel 1997 (Governo Prodi coalizione politica: Ulivo- INDIPENDENTI ) viene firmato Il Patto di stabilità e crescita (PSC) inerente al controllo delle politiche di bilancio pubbliche dei paesi aderenti all'UE, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione Economica e Monetaria dell'Unione Europea (Eurozona) cioè rafforzare il percorso d’integrazione monetaria intrapreso nel 1992 con la sottoscrizione del Trattato di Maastricht.
Il PSC influenzerà molto le politiche di bilancio della PA fino ad arrivare al Patto di Stabilità Interno. L'indebitamento netto della Pubblica Amministrazione (P.A.) infatti costituisce il parametro principale da controllare, ai fini del rispetto dei criteri di convergenza e della riduzione dello stock di debito pubblico.
Nel 2012 (Governo Monti) tocca al Trattato sul Meccanismo europeo di stabilità (MES), detto anche Fondo salva-Stati. Un fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona Euro, che assume la veste di un'organizzazione intergovernativa, a motivo della struttura fondata su un consiglio di governatori (formato da rappresentanti degli stati membri) e su un consiglio di amministrazione e sul potere, attribuito dal trattato istitutivo, di imporre scelte di politica macroeconomica ai paesi aderenti al fondo-organizzazione.
Infine, Il Patto di bilancio europeo o Trattato sulla stabilità, per il coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria (conosciuto anche come fiscal compact, letteralmente "patto finanziario"), un accordo approvato con un trattato internazionale il 2 marzo 2012 da 25 dei 27 stati membri dell'Unione europea, entrato in vigore il 1º gennaio 2013, ad eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca.
Un accordo che non era obbligatorio firmare per rimanere nell'UE e che infatti alcuni paesi come appunto il Regno Unito e la Repubblica Ceca non hanno firmato rimanendo indenni da quelle misure previste in quel patto.
I principali punti contenuti nei 16 articoli del trattato sono:
- obbligo del perseguimento del pareggio di bilancio (già inserito nella nostra Costituzione);
- l'impegno ad avere un deficit pubblico strutturale che non deve superare lo 0,5% del PIL per i paesi il cui debito pubblico è inferiore al 60% del PIL, l'1%;
- l'obbligo per i Paesi con un debito pubblico superiore al 60% del PIL, di rientrare entro tale soglia nel giro di 20 anni, ad un ritmo pari ad un ventesimo dell'eccedenza in ciascuna annualità;
- l'obbligo per ogni stato di garantire correzioni automatiche con scadenze determinate quando non sia in grado di raggiungere altrimenti gli obiettivi di bilancio concordati;
- l'impegno a inserire le nuove regole in norme di tipo costituzionale o comunque nella legislazione nazionale, che verrà verificato dalla Corte europea di giustizia;
- l'obbligo di mantenere il deficit pubblico sempre al di sotto del 3% del PIL, come previsto dal Patto di stabilità e crescita; in caso contrario scatteranno sanzioni semi-automatiche;
Addirittura con decreto legge, Berlusconi e l'alleato di Governo Lega Nord nel 2011, quindi prima dell'insediamento di Monti, hanno anticipato l'introduzione del fiscal compact, come concordato con gli altri leader europei e Berlusconi lo dice anche in una conferenza stampa - «lavoreremo da subito attraverso il parlamento per introdurre in Costituzione il principio dell'equilibrio di bilancio» - ed è quello che di fatto è avvenuto nel 2013 con il Governo Letta (vedi video in fondo pagina).
Sono proprio questi vecchi partiti quindi gli irresponsabili che hanno concordato e accettato le politiche di austerità dell'UE firmando e approvando i trattati (PD-Forza Italia-Lega Nord e company).
Quindi come possono condurre le campagne elettorali in prossimità delle europee, in particolare Lega e Fratelli d'Italia, dicendo che l'Euro è l'unico vero responsabile della crisi italiana e che bisogna uscire dall'UE come ad esempio il segretario Salvini della Lega Nord o la Meloni ex berlusconiana e che hanno invece prima contribuito all'introduzione di quei trattati. La Meloni ieri a Piazza Pulita ha sostenuto che Berlusconi non avrebbe mai accettato quell'accordo sul fiscal compact sapendo pure di mentire (vedi video sotto). Allora la domanda sorge spontanea, perché sono stati approvati dal Parlamento se dannosi per l'Italia? Prima di approvarli li esaminavate?
Il PD è stato da sempre il promotore Euro con Prodi. Però il disagio Euro, di oggi, a costretto Matteo Coerenzi a ritenere i trattati ormai anacronistici e da rinegoziare, durante la discussione in Parlamento, in occasione del suo insediamento.
Poi però di fronte alla Merkel, invece, afferma il contrario, cioè dice di volerli rispettare tutti i trattati a partire da quello di Maastricht, sono perciò anche loro paradossali e falsi. Cioè nessuno dei vecchi partiti può essere ritenuto credibile su questo tema.
Anche il M5S critica e contrasta le politiche di austerità dettate dall'UE e limiti previsti dai trattati, ma loro lo dimostrano con i fatti però, non avendo votato a favore del fiscal compact sia alla Camera che al Senato.
Il M5S vuole vincere le elezioni europee per cambiare il sistema UE e abolire il fiscal compact e affermano pure, che se non riusciranno in questa impresa coinvolgeranno il popolo per decidere se uscire o meno dall'Euro. Mentre Salvini parlamentare europeo cosa ha fatto in merito? Niente solo assenze! (vedi video)
Quindi viene da ridere quando, Salvini e la Meloni in TV chiedono al M5S se sia a favore o meno dell'Euro, perché sono proprio loro i responsabili che hanno acconsentito a quelle misure di austerità nel corso degli anni e non il M5S alla loro prima legislatura, che votano contro al fiscal compact e che più cautamente e sensatamente, intendono prima andare al Parlamento Europeo per voler cambiare l'UE alleandosi con altre forze che criticano l'Euro, e se il loro tentativo risulterà inutile, solo allora matureranno la scelta definitiva di vole uscire dall'Euro, ma coinvolgendo il popolo cosa che gli altri invece non dicono e non da poco.
Quindi viene da pensare che la Meloni e Salvini ma anche gli altri che tacciono o difendono i vincoli UE, ci hanno preso per il ..... e continuano a farlo come fa Salvini quando va in Veneto a sostenere la secessione accompagnato dai vecchi della Lega.
Infatti non è l'Italia nemica del Veneto ma lo sono tutti questi vecchi politici di destra e di sinistra che non hanno risolto prima i veri problemi interni (pressione fiscale, disoccupazione, evasione fiscale e corruzione) e poi hanno aggravato la situazione ormai non più sostenibile, accettando degli impegni con l'Europa che sapevano o avrebbero dovuto sapere di non potere rispettare.
L'unico vero carro armato per gli italiani è una crocetta che deve servire a cacciare questi parassiti e mentitori di professione.
Dedicato alla Meloni e a Salvini che hanno governato con Berlusconi fino al novembre 2011
La lotta di Salvini parlamentare europeo contro le politiche di austerità
L'Euro l'unico vero problema dell'Italia? L'Italia rovina del Veneto? Dedicato a Salvini e al popolo secessionista del Veneto. Quello che non si è fatto per l'Italia e il Veneto e quello che invece è stato fatto con Berlusconi e la Lega Nord al Governo.
Coerenzi che considerava anacronistici i vincoli europei si trasforma in alunno modello