Semestre di presidenza italiana della UE: ecco i temi caldi sul fronte digitale.
Comincera' domani 1° luglio il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea. Un'occasione importante per il nostro Paese per rilanciare alcuni tra i temi piu' caldi della piu' recente politica, quali per esempio l'innovazione, l'Agenza digitale e tutti gli argomenti che gravitano intorno a questi, per colmare il forte ritardo che ci distacca dal resto d'Europa.
Argomenti al centro della recente interpellanza dell'on. Mirella Liuzzi, membro della Commissione Trasporti e capogruppo alla Camera del M5S che ha chiesto al governo cosa accadra' nelle prossime settimane, quando iniziera' il semestre di presidenza italiana dell'Ue.
Nel presentare alla Camera le linee programmatiche di questo semestre, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ha, infatti, detto poco sul digitale, limitandosi a ribadire l'importanza degli investimenti sull'innovazione tecnologica. Poco per chi attende da tempo l'attuazione dell'Agenda digitale, come volano di crescita per l'Italia.
E mentre i riflettori sono puntanti sul prossimo Digital Venice che si terra' l'8 luglio dove si discuteranno le urgenze del settore ICT che saranno affrontate in questo semestre, restano ancora tante questioni aperte come la necessita' di trovare un sistema equo per tassare le web company, la riduzione dell'Iva per gli eBook (come ha promesso il Ministro Dario Franceschini, ndr) o ancora le infrastrutture per la banda ultra larga.
In tutto questo si attende la designazione del nuovo direttore generale dell'Agenzia per l'Italia Digitale, che potrebbe gia' avvenire nel CDM convocato per oggi, dopo le dimissioni di Agostino Ragosa, mentre il Ministro delegato per il digitale, Maria Anna Madia e' alle prese con la riforma della Pubblica amministrazione in chiave digitale. Proprio oggi la Madia, intervenendo ad Agora' su Rai3, ha dichiarato: Ci portiamo dietro un'eredita' complicata. Noi ci impegniamo ad avere cura dell'attuazione delle norme per quanto riguarda il digitale, perche' e' meglio pensarne di meno e attuarne di piu' che pensarne di piu' e attuarne di meno. Noi ha aggiunto - abbiamo anticipato delle scadenze. Per esempio l'obbligo di fatturazione elettronica per gli enti locali l'abbiamo anticipata, il processo civile telematico noi per decreto lo abbiamo anticipato. E nei giorni scorsi, rispondendo all'interpellanza del M5S, la Madia ha osservato che per il digitale il governo intende dare un forte impulso alle misure di attuazione, andando ad attuare anche quello programmato in passato e se possibile anticipando i tempi, come con la scadenza per la fatturazione elettronica. Non vogliamo ha osservato - affrontare l'agenda solo con una visione strategica, se pur importantissima, ma seguendo l'attuazione dei provvedimenti. Abbiamo lavorato alla semplificazione della governance col decreto 90, perche' non potevamo proseguire con la figura di un commissario, che rischiava di essere una figura che complicava e bloccava la concreta attuazione dell'agenda. Ci impegniamo prima di Digital Venice a nominare il prossimo direttore generale dell'Agid.
Un po' poco per il M5S che si aspettava una risposta a tutto tondo e non relegata solo alla digitalizzazione della PA. I temi sul tavolo sono tanti e se non ci si muove in fretta si rischia di perdere un treno importante, tanto piu' che nella realizzazione dei tempi piu' urgenti del digitale, l'Italia troverebbe una forte spalla nel candidato alla presidenza della Commissione europea indicato dal Consiglio Ue, Jean-Claude Juncker molto attento ai temi del Mercato Unico Digitale.
Argomenti al centro della recente interpellanza dell'on. Mirella Liuzzi, membro della Commissione Trasporti e capogruppo alla Camera del M5S che ha chiesto al governo cosa accadra' nelle prossime settimane, quando iniziera' il semestre di presidenza italiana dell'Ue.
Nel presentare alla Camera le linee programmatiche di questo semestre, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ha, infatti, detto poco sul digitale, limitandosi a ribadire l'importanza degli investimenti sull'innovazione tecnologica. Poco per chi attende da tempo l'attuazione dell'Agenda digitale, come volano di crescita per l'Italia.
E mentre i riflettori sono puntanti sul prossimo Digital Venice che si terra' l'8 luglio dove si discuteranno le urgenze del settore ICT che saranno affrontate in questo semestre, restano ancora tante questioni aperte come la necessita' di trovare un sistema equo per tassare le web company, la riduzione dell'Iva per gli eBook (come ha promesso il Ministro Dario Franceschini, ndr) o ancora le infrastrutture per la banda ultra larga.
In tutto questo si attende la designazione del nuovo direttore generale dell'Agenzia per l'Italia Digitale, che potrebbe gia' avvenire nel CDM convocato per oggi, dopo le dimissioni di Agostino Ragosa, mentre il Ministro delegato per il digitale, Maria Anna Madia e' alle prese con la riforma della Pubblica amministrazione in chiave digitale. Proprio oggi la Madia, intervenendo ad Agora' su Rai3, ha dichiarato: Ci portiamo dietro un'eredita' complicata. Noi ci impegniamo ad avere cura dell'attuazione delle norme per quanto riguarda il digitale, perche' e' meglio pensarne di meno e attuarne di piu' che pensarne di piu' e attuarne di meno. Noi ha aggiunto - abbiamo anticipato delle scadenze. Per esempio l'obbligo di fatturazione elettronica per gli enti locali l'abbiamo anticipata, il processo civile telematico noi per decreto lo abbiamo anticipato. E nei giorni scorsi, rispondendo all'interpellanza del M5S, la Madia ha osservato che per il digitale il governo intende dare un forte impulso alle misure di attuazione, andando ad attuare anche quello programmato in passato e se possibile anticipando i tempi, come con la scadenza per la fatturazione elettronica. Non vogliamo ha osservato - affrontare l'agenda solo con una visione strategica, se pur importantissima, ma seguendo l'attuazione dei provvedimenti. Abbiamo lavorato alla semplificazione della governance col decreto 90, perche' non potevamo proseguire con la figura di un commissario, che rischiava di essere una figura che complicava e bloccava la concreta attuazione dell'agenda. Ci impegniamo prima di Digital Venice a nominare il prossimo direttore generale dell'Agid.
Un po' poco per il M5S che si aspettava una risposta a tutto tondo e non relegata solo alla digitalizzazione della PA. I temi sul tavolo sono tanti e se non ci si muove in fretta si rischia di perdere un treno importante, tanto piu' che nella realizzazione dei tempi piu' urgenti del digitale, l'Italia troverebbe una forte spalla nel candidato alla presidenza della Commissione europea indicato dal Consiglio Ue, Jean-Claude Juncker molto attento ai temi del Mercato Unico Digitale.