Riforma della giustizia civile e penale.
La riforma della giustizia procede a tappe forzate. Il guardasigilli Andrea Orlando è salito al Quirinale per un incontro con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a cui ha preso parte anche il consigliere giuridico del Colle, Ernesto Lupo. Al Capo dello Stato, Orlando ha fornito una serie di ragguagli sui provvedimenti allo studio. La deadline è per il 29 agosto, data in cui è fissato il Consiglio dei ministri che dovrà varare le misure. Il lavoro da fare è ancora molto.
Sulla giustizia civile, su cui è già stato esaurito un confronto con gli esponenti politici di maggioranza e opposizione e con le organizzazioni della magistratura e dell'avvocatura, gli articolati di legge sono pronti. Sulla parte penale, lo stadio di elaborazione è avanzato, ma servono ancora approfondimenti e limature. Di fatto non è ancora chiaro, né certo, se la riforma vedrà la luce in tutte le sue parti nel Cdm del 29, quando tra l'altro avrà il via libera anche il cosiddetto sblocca Italia.
Sicuramente ci sarà il varo del pacchetto sul civile, considerato una priorità da Renzi: un decreto legge per smaltire l'arretrato e un disegno di legge sul processo. Via Arenula sarebbe pronta anche con gli altri provvedimenti (eccetto le intercettazioni, capitolo rinviato, per ora) ma non è escluso che si possa decidere un iter in due tempi, posticipando la parte penale che contiene l'accelerazione del processo e novità sulla prescrizione.
In settimana inizieranno gli incontri con i capigruppo. Dal M5S temono un incontro incentrato solo sulla responsabilità civile dei magistrati che "non è una priorità", dice Colletti; e considerano il temporeggiare sul penale un indizio che la giustizia è nel patto del Nazareno.
IL PACCHETTO SUL CIVILE - I provvedimenti sulla giustizia civile sono già pronti. Prevedono, tra le altre cose, giudizi abbreviati per smaltire l'enorme arretrato e snellire l'iter procedurale che spesso ci si è lamentati tenga lontani gli investitori stranieri. Verrà poi istituito in ogni capoluogo un tribunale delle imprese e uno della famiglia che si occuperà di diritti e tutele, divorzi e separazioni, minori e adozioni. Sarà possibile divorziare solo con un avvocato. Prevista poi la discussa norma sull'inasprimento della responsabilità civile dei magistrati e modifiche sull'elezione del Csm.
I REBUS SUL PENALE - Molto più spinosa la situazione che riguarda la giustizia penale. A tormentare il sonno del ministro Orlando c'è il nodo sulle intercettazioni. Il centrodestra spinge per tornare al "testo Mastella" a proposito della pubblicazione delle intercettazioni, che imponeva il segreto assoluto sugli atti fino al termine delle indagini preliminari. Altre questioni aperte restano la riforma della prescrizione e la reintroduzione del reato di falso in bilancio. Nodi che dovranno essere presto sciolti.
Sulla giustizia civile, su cui è già stato esaurito un confronto con gli esponenti politici di maggioranza e opposizione e con le organizzazioni della magistratura e dell'avvocatura, gli articolati di legge sono pronti. Sulla parte penale, lo stadio di elaborazione è avanzato, ma servono ancora approfondimenti e limature. Di fatto non è ancora chiaro, né certo, se la riforma vedrà la luce in tutte le sue parti nel Cdm del 29, quando tra l'altro avrà il via libera anche il cosiddetto sblocca Italia.
Sicuramente ci sarà il varo del pacchetto sul civile, considerato una priorità da Renzi: un decreto legge per smaltire l'arretrato e un disegno di legge sul processo. Via Arenula sarebbe pronta anche con gli altri provvedimenti (eccetto le intercettazioni, capitolo rinviato, per ora) ma non è escluso che si possa decidere un iter in due tempi, posticipando la parte penale che contiene l'accelerazione del processo e novità sulla prescrizione.
In settimana inizieranno gli incontri con i capigruppo. Dal M5S temono un incontro incentrato solo sulla responsabilità civile dei magistrati che "non è una priorità", dice Colletti; e considerano il temporeggiare sul penale un indizio che la giustizia è nel patto del Nazareno.
IL PACCHETTO SUL CIVILE - I provvedimenti sulla giustizia civile sono già pronti. Prevedono, tra le altre cose, giudizi abbreviati per smaltire l'enorme arretrato e snellire l'iter procedurale che spesso ci si è lamentati tenga lontani gli investitori stranieri. Verrà poi istituito in ogni capoluogo un tribunale delle imprese e uno della famiglia che si occuperà di diritti e tutele, divorzi e separazioni, minori e adozioni. Sarà possibile divorziare solo con un avvocato. Prevista poi la discussa norma sull'inasprimento della responsabilità civile dei magistrati e modifiche sull'elezione del Csm.
I REBUS SUL PENALE - Molto più spinosa la situazione che riguarda la giustizia penale. A tormentare il sonno del ministro Orlando c'è il nodo sulle intercettazioni. Il centrodestra spinge per tornare al "testo Mastella" a proposito della pubblicazione delle intercettazioni, che imponeva il segreto assoluto sugli atti fino al termine delle indagini preliminari. Altre questioni aperte restano la riforma della prescrizione e la reintroduzione del reato di falso in bilancio. Nodi che dovranno essere presto sciolti.
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