I giornalisti e la giustizia che vorrebbe Berlusconi: il modello Vespa
La legge uguale per tutti (tranne per Berlusconi)
Berlusconi non sembra avere intenzione di lasciare spazio ad altri. Anzi, pare deciso ad essere il più presente possibile in vista dell'accelerazione che imporrà di qui a pochi giorni la campagna elettorale ormai alle porte per competere con le altre forze politiche per l'elezioni europee.
Un Berlusconi, dunque, che non vede l'ora di tornare in prima linea e rinunciare al fatto che ci possa essere un suo adepto in grado di sostituirlo all'interno di Forza Italia ("la sua Associazione").
Già, avete capito bene, un condannato che dovrebbe essere in carcere insieme a tanti altri comuni mortali che hanno commesso lo stesso reato, riprenderà invece attivamente a fare politica facendo le interviste televisive, che da sempre sono il terreno forte per le sue rimonte elettorali grazie agli spazi di Vespa e alle sue TV che lo pubblicizzano.
Tutto questo grazie anche al PD (ex DS), che ha fatto finta opposizione negli ultimi 20 anni e che durante i periodi del suo Governo non ha mai risolto il problema del conflitto di interessi di Berlusconi e che addirittura oggi con Coerenzi, stringe accordi con il condannato Berlusconi.
Ma un imprenditore qualsiasi che non si chiami Berlusconi avrebbe avuto queste possibilità e libertà di azione? La risposta ovviamente è NO! Ad un imprenditore, che non si chiami Berlusconi, che omette il versamento di 50.000 euro di IVA è recluso da 6 mesi a 2 anni e magari anche causa di quella crisi, iniziata nel 2008 in Italia, che ha portato oggi al suicidio molti imprenditori sotto la stretta della pressione fiscale e di Equitalia.
Quella stessa crisi che lo stesso Berlusconi al Governo (tra 2008-2011) nascondeva, dicendo di essere più ottimisti e che la crisi non esisteva perchè i ristoranti erano tutti pieni. Per non parlare poi di Equitalia, un ente ad hoc che si occupa della riscossione dei tributi, creato dal Governo Berlusconi-Lega Nord con la L. 2 dicembre 2005, n. 248 e che persegue con forza solo i più deboli e con saggi di interessi altissimi. Mentre i BIG potenti con amicizie all'interno delle Istituzioni vengono messi nel dimenticatoio.
Oggi l'illegalità è punita se riguarda i poveri, che non possono disporre di buoni avvocati, che non sono stati mai al potere, non dispongono di amici all'interno delle Istituzioni e che non sono difesi da nessun giornale e TV.
Malgrado ciò, con faccia tosta Berlusconi (il perseguitato e benefattore) - definisce la sentenza «mostruosa» e insiste sul fatto di essere stato «colpito da un'ingiustizia enorme», ragione per cui ha «fiducia che la Corte dei diritti europea annullerà la sentenza».
Intanto fortunatamente, la Corte ha respinto i due ricorsi presentati da i suoi avvocati. Quindi non gli resta al momento che scontare le 4 ore alla settimana presso una casa di anziani, una condanna che si rivela di facciata praticamente agli occhi del popolo italiano, che gli impedisce di candidarsi alle europee, ma, che gli consente invece di continuare a fare politica e così salvaguardare anche i suoi interessi.
Questa secondo voi è vera giustizia? Ma soprattutto, la giustizia di fronte a queste condanne può ritenersi uguali per tutti?
Berlusconi inoltre attacca lo stesso Coerenzi, perché rimasto deluso dalle misure adottate dal Governo che farebbero aumentare la pressione fiscale. L'assurdo quindi!
Un condannato che dovrebbe stare in carcere e che ha illuso per 20 anni il popolo italiano governando senza fare niente di quanto promesso durante le sue campagne elettorale (abolizione IRAP, digitalizzazione della PA, un milione di posto di lavoro, restituzione IMU in contanti mai avvenuta e oltretutto da lui stesso introdotta con la legge sul federalismo fiscale, riduzione della pressione fiscale, aumentare tutte le pensioni fino a 1000 euro, riduzione del cuneo fiscale, abolizione del bollo auto ecc..), dice di essere deluso dai provvedimenti del Governo che lui stesso sostiene e continua a sostenere.
Allora domando agli italiani:
Si può votare chi non ha mantenuto le promesse per 20 anni e non ha migliorato l'Italia, non solo in termini economici ma anche in termini di prestigio internazionale e che oltretutto dovrebbe essere in carcere a seguito di una condanna definitiva per frode fiscale?
Non vi preoccupa il fatto che un uomo del genere controlli giornali e TV e che ha sfruttato per pilotare il consenso elettorale e insediarsi al Governo per fare delle leggi che hanno tutelato i suoi interessi personali anziché realizzare le promesse fatte in campagna elettorale?
Un Berlusconi, dunque, che non vede l'ora di tornare in prima linea e rinunciare al fatto che ci possa essere un suo adepto in grado di sostituirlo all'interno di Forza Italia ("la sua Associazione").
Già, avete capito bene, un condannato che dovrebbe essere in carcere insieme a tanti altri comuni mortali che hanno commesso lo stesso reato, riprenderà invece attivamente a fare politica facendo le interviste televisive, che da sempre sono il terreno forte per le sue rimonte elettorali grazie agli spazi di Vespa e alle sue TV che lo pubblicizzano.
Tutto questo grazie anche al PD (ex DS), che ha fatto finta opposizione negli ultimi 20 anni e che durante i periodi del suo Governo non ha mai risolto il problema del conflitto di interessi di Berlusconi e che addirittura oggi con Coerenzi, stringe accordi con il condannato Berlusconi.
Ma un imprenditore qualsiasi che non si chiami Berlusconi avrebbe avuto queste possibilità e libertà di azione? La risposta ovviamente è NO! Ad un imprenditore, che non si chiami Berlusconi, che omette il versamento di 50.000 euro di IVA è recluso da 6 mesi a 2 anni e magari anche causa di quella crisi, iniziata nel 2008 in Italia, che ha portato oggi al suicidio molti imprenditori sotto la stretta della pressione fiscale e di Equitalia.
Quella stessa crisi che lo stesso Berlusconi al Governo (tra 2008-2011) nascondeva, dicendo di essere più ottimisti e che la crisi non esisteva perchè i ristoranti erano tutti pieni. Per non parlare poi di Equitalia, un ente ad hoc che si occupa della riscossione dei tributi, creato dal Governo Berlusconi-Lega Nord con la L. 2 dicembre 2005, n. 248 e che persegue con forza solo i più deboli e con saggi di interessi altissimi. Mentre i BIG potenti con amicizie all'interno delle Istituzioni vengono messi nel dimenticatoio.
Oggi l'illegalità è punita se riguarda i poveri, che non possono disporre di buoni avvocati, che non sono stati mai al potere, non dispongono di amici all'interno delle Istituzioni e che non sono difesi da nessun giornale e TV.
Malgrado ciò, con faccia tosta Berlusconi (il perseguitato e benefattore) - definisce la sentenza «mostruosa» e insiste sul fatto di essere stato «colpito da un'ingiustizia enorme», ragione per cui ha «fiducia che la Corte dei diritti europea annullerà la sentenza».
Intanto fortunatamente, la Corte ha respinto i due ricorsi presentati da i suoi avvocati. Quindi non gli resta al momento che scontare le 4 ore alla settimana presso una casa di anziani, una condanna che si rivela di facciata praticamente agli occhi del popolo italiano, che gli impedisce di candidarsi alle europee, ma, che gli consente invece di continuare a fare politica e così salvaguardare anche i suoi interessi.
Questa secondo voi è vera giustizia? Ma soprattutto, la giustizia di fronte a queste condanne può ritenersi uguali per tutti?
Berlusconi inoltre attacca lo stesso Coerenzi, perché rimasto deluso dalle misure adottate dal Governo che farebbero aumentare la pressione fiscale. L'assurdo quindi!
Un condannato che dovrebbe stare in carcere e che ha illuso per 20 anni il popolo italiano governando senza fare niente di quanto promesso durante le sue campagne elettorale (abolizione IRAP, digitalizzazione della PA, un milione di posto di lavoro, restituzione IMU in contanti mai avvenuta e oltretutto da lui stesso introdotta con la legge sul federalismo fiscale, riduzione della pressione fiscale, aumentare tutte le pensioni fino a 1000 euro, riduzione del cuneo fiscale, abolizione del bollo auto ecc..), dice di essere deluso dai provvedimenti del Governo che lui stesso sostiene e continua a sostenere.
Allora domando agli italiani:
Si può votare chi non ha mantenuto le promesse per 20 anni e non ha migliorato l'Italia, non solo in termini economici ma anche in termini di prestigio internazionale e che oltretutto dovrebbe essere in carcere a seguito di una condanna definitiva per frode fiscale?
Non vi preoccupa il fatto che un uomo del genere controlli giornali e TV e che ha sfruttato per pilotare il consenso elettorale e insediarsi al Governo per fare delle leggi che hanno tutelato i suoi interessi personali anziché realizzare le promesse fatte in campagna elettorale?
Alcune cose che non vengono dette nei giornali e TV di Berlusconi circa la sua condanna e le leggi di favore che si è fatto Berlusconi al Governo