La giustizia sociale di Matteo Renzi.
Matteo Renzi intervistato al TG1 sottolinea la necessità di dover tornare ad un principio fondamentale: il principio di giustizia sociale.
''Mi interessa il consenso delle famiglie italiane non quello delle associazioni'' dice Matteo Renzi.
"Non è possibile che l'amministratore delegato di una società guadagni 1000 volte in più di un operaio, torniamo ad un principio di giustizia sociale".
Poi lancia la solita sfida al suo primo avversario politico Grillo. Accusandolo di essere solamente bravo con gli umorismi e con le offese e di cavalcare l'onda del malcontento. Mentre il suo Governo dimostrerà di occuparsi delle famigli italiane.
Perchè c'è questo malcontento? Chi l'ha provocato? Sicuramente non Grillo che si limita a commentare ed informare, anche se ironicamente e nemmeno i parlamentari del M5S sono responsabili di questo malcontento, che sono alla loro prima legislatura e non hanno mai governato.
Ma ritorniamo a parlare del principo di giustizia sociale richiamato da Matteo Renzi.
Matteo Renzi accusa Grillo di non essere costruttivo (mancate alleanze) e di limitarsi semplicemente ad offendere.
Ma cosa ha fatto Grillo e cosa ha fatto Renzi per realizzare questo principio di giustizia sociale?
Grillo ha chiesto ai parlamentari del Movimento di prendere un impegno fin da subito e di firmarlo: rimborsare i finanziamenti pubblici e di dimezzarsi lo stipendio da parlamentare. Detto e fatto. Quindi un atto concreto di giustizia sociale esiste concretamente ed è stato fatto dal M5S.
Renzi invece? Nulla praticamente, attualmente solo parole e annunci! Anzi qualcosa l'ha fatta, il DL per la precarietà eterna, modificando i contratti di lavoro a termine e la formazione. Sui rimborsi elettorali invece sia Renzi che i suoi predecessori hanno rinviato il problema come al solito.
Di fronte a tutto questo, quindi, non si può essere ciechi continuando a sostenere l'incoerenza e falsità dei vecchi partiti. Ma bisogna solamente battersi per cacciarli dal parlamento, evitare qualsiasi alleanza e far emergere forze veramente giovani e fresche totalmente estranei a vecchi schemi (inciuci, incontri di palazzo fuori dal parlamento ecc..).
Matteo Renzi intervistato al TG1 sottolinea la necessità di dover tornare ad un principio fondamentale: il principio di giustizia sociale.
''Mi interessa il consenso delle famiglie italiane non quello delle associazioni'' dice Matteo Renzi.
"Non è possibile che l'amministratore delegato di una società guadagni 1000 volte in più di un operaio, torniamo ad un principio di giustizia sociale".
Poi lancia la solita sfida al suo primo avversario politico Grillo. Accusandolo di essere solamente bravo con gli umorismi e con le offese e di cavalcare l'onda del malcontento. Mentre il suo Governo dimostrerà di occuparsi delle famigli italiane.
Perchè c'è questo malcontento? Chi l'ha provocato? Sicuramente non Grillo che si limita a commentare ed informare, anche se ironicamente e nemmeno i parlamentari del M5S sono responsabili di questo malcontento, che sono alla loro prima legislatura e non hanno mai governato.
Ma ritorniamo a parlare del principo di giustizia sociale richiamato da Matteo Renzi.
Matteo Renzi accusa Grillo di non essere costruttivo (mancate alleanze) e di limitarsi semplicemente ad offendere.
Ma cosa ha fatto Grillo e cosa ha fatto Renzi per realizzare questo principio di giustizia sociale?
Grillo ha chiesto ai parlamentari del Movimento di prendere un impegno fin da subito e di firmarlo: rimborsare i finanziamenti pubblici e di dimezzarsi lo stipendio da parlamentare. Detto e fatto. Quindi un atto concreto di giustizia sociale esiste concretamente ed è stato fatto dal M5S.
Renzi invece? Nulla praticamente, attualmente solo parole e annunci! Anzi qualcosa l'ha fatta, il DL per la precarietà eterna, modificando i contratti di lavoro a termine e la formazione. Sui rimborsi elettorali invece sia Renzi che i suoi predecessori hanno rinviato il problema come al solito.
Di fronte a tutto questo, quindi, non si può essere ciechi continuando a sostenere l'incoerenza e falsità dei vecchi partiti. Ma bisogna solamente battersi per cacciarli dal parlamento, evitare qualsiasi alleanza e far emergere forze veramente giovani e fresche totalmente estranei a vecchi schemi (inciuci, incontri di palazzo fuori dal parlamento ecc..).
Quello che diceva Renzi sul lavoro e sui vecchi schemi della politica delle alleanze e degli inciuci prima di diventare Presidente del Consiglio.