canone Rai nella bolletta dell'energia dal 2016. Matteo Renzi vuole rottamare l'attuale gestione della Rai. ma come intende farlo?
Il canone Rai nella bolletta dell'energia ormai è quasi una certezza, così come il dimezzamento della tariffa da 113 euro a poco più di 60 euro. "In settimana iniziamo l'esame in consiglio dei ministri per chiuderlo velocemente. Poi la palla passa al Parlamento con lo stesso metodo della scuola", ha scritto Renzi sula sua pagina Facebook.
La riforma Rai riguarderà comunque più ambiti, non solo il nuovo canone che dovrebbe entrare in vigore nel 2016.
Matteo Renzi vuole rottamare l'attuale gestione della Rai. Il presidente del Consiglio vuole imporre un vertice che sia più simile a quello di un'azienda privata. Quindi sì a un amministratore delegato e stop all'attuale gestione, che vede il tandem tra consiglio di amministrazione e direttore generale. L'obiettivo del premier sarebbe quello di snellire il consiglio di amministrazione e togliere i partiti dall'azienda e, secondo quanto ha riportato La Repubblica, sarebbe il governo a scegliere l'amministratore unico. Un particolare che solleverà polemiche e da non trascurare. Infatti, se da un lato abbiamo Mediaset la TV commerciale posseduta da Berlusconi, imprenditore e politico che ha governato per 15 anni e in conflitto di interesse, con la riforma di Renzi, ci ritroveremmo con un servizio pubblico gestito direttamente da un Governo e non dal Parlamento espressione di tutte le forze politiche, sia quelle di maggioranza (al Governo) che di opposizione. Insomma, ci sarà meno informazione libera e più disinformazione da parte del servizio pubblico, che molto presumibilmente non oserà fornire, o filtrerà più di quanto faccia già, le informazione che vanno contro gli atti e i provvedimenti adottati dal Governo. |
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I punti cardine dai quali dovrebbe partire la riforma della Rai.
Si tratterà di un disegno di legge governativo e non di un decreto. Sul progetto di riforma, proprio come è accaduto per La buon a scuola, sarà coinvolta una squadra di 30 esperti. Al centro dell'attenzione ci sarebbe la governance, e in particolare lo snellimento del consiglio di amministrazione, che "potrebbe" essere quasi dimezzato, passando da 9 a 5 membri. In futuro dovrebbe esserci un amministratore delegato con poteri molto simili a quelli di un leader di una società privata. La commissione parlamentare di vigilanza verrebbe alleggerita, perdendo il potere di nominare i membri del consiglio di amministrazione.
Si tratterà di un disegno di legge governativo e non di un decreto. Sul progetto di riforma, proprio come è accaduto per La buon a scuola, sarà coinvolta una squadra di 30 esperti. Al centro dell'attenzione ci sarebbe la governance, e in particolare lo snellimento del consiglio di amministrazione, che "potrebbe" essere quasi dimezzato, passando da 9 a 5 membri. In futuro dovrebbe esserci un amministratore delegato con poteri molto simili a quelli di un leader di una società privata. La commissione parlamentare di vigilanza verrebbe alleggerita, perdendo il potere di nominare i membri del consiglio di amministrazione.
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"Potrebbe" nascere un consiglio di sorveglianza o un organismo indipendente con il compito di eleggere i membri del consiglio di amministrazione. Nella riforma non poteva mancare il canone. L'idea del governo è dimezzarlo dagli attuali 113,5 a 65 euro. Per evitare l'evasione, che in alcune regioni sia del Sud che del Nord raggiunge picchi molto alti, la tassa verrebbe collegata alla bolletta elettrica. E obbligatorio per ciascuna utenza, a prescindere da possesso di un televisore.
Riflessioni
Ma il canone è una tassa o un'imposta sulla casa? Se di tassa trattasi non si capisce perchè il pagamento prescinda dal possesso del televisore e venga invece collegato ad un'utenza!
Perchè l'amministratore delegato deve essere nominato direttamente dal Governo senza l'intervento del Palamento? E chi sono gli esperti che si occuperanno della riforma? Come e da chi vengono scelti? Perchè bisogna creare un nuovo organismo indipendente o un consiglio di sorveglianza nominato dal Governo se esiste già la commissione parlamentare di vigilanza? Forse perchè creare nuovi organismi consente di rimpiazzare vecchi e nuovi amici e senza alcun tipo di intralcio!
Infine, come è possibile che chi nomina il controllato (amministratore delegato) nomini anche il controllore!
Ma il canone è una tassa o un'imposta sulla casa? Se di tassa trattasi non si capisce perchè il pagamento prescinda dal possesso del televisore e venga invece collegato ad un'utenza!
Perchè l'amministratore delegato deve essere nominato direttamente dal Governo senza l'intervento del Palamento? E chi sono gli esperti che si occuperanno della riforma? Come e da chi vengono scelti? Perchè bisogna creare un nuovo organismo indipendente o un consiglio di sorveglianza nominato dal Governo se esiste già la commissione parlamentare di vigilanza? Forse perchè creare nuovi organismi consente di rimpiazzare vecchi e nuovi amici e senza alcun tipo di intralcio!
Infine, come è possibile che chi nomina il controllato (amministratore delegato) nomini anche il controllore!
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