Elettori del PD sempre più scontenti per il caso EXPO.
L'imbarazzo della base del partito e la delusioni degli elettori PD per i reduci di Tangentopoli che si sono perfettamente riciclati fra i Democratici è una cosa evidenti a tutti. La questione EXPO non coinvolge solo il PD ma anche Forza Italia e NCD.
Primo Greganti è solo il volto più mediatico, tre condanne definitive (due per finanziamento illecito, una per corruzione), ha fatto bella mostra di sè appena tre settimane fa a Torino, in occasione dell'apertura della campagna elettorale di Sergio Chiamparino, candidato del centrosinistra alla poltrona di governatore del Piemonte che verrà assegnata il prossimo 25 maggio.
Il PD lo ha 'sospeso cautelativamente'. Ma la domanda che bisogna porsi è: com'è possibile che un tre volte pregiudicato sia in possesso della tessera del partito dal 2011? Greganti non era certo un nome sconosciuto negli ambienti della sinistra...
Ma Greganti rappresenta solo l'esempio più noto. Giusi La Ganga, convinto renziano, è un ex deputato e membro della Direzione Nazionale del PSI. Iscritto al PD, membro della maggioranza di centrosinistra che governa Torino, guidata da Piero Fassino. La Ganga 20 anni fa patteggiò una pena di 20 mesi per tangenti relative all'ospedale di Asti. Nello stesso procedimento vennero condannati altri due pezzi grossi: Vito Bonsignore, poi riciclatosi nell'UDC e lo 'storico' tesoriere della Democrazia Cristiana, Severino Citaristi.
Più simile a Greganti la biografia di Giancarlo Quagliotti, oggi addirittura il numero 2 del partito in Piemonte, condannato 15 anni fa in un'inchiesta sulle tangenti relative ad un appalto per un depuratore. Condanna condivisa con chi? Primo Greganti, naturalmente. In comune con Greganti anche la 'fama' di non aver collaborato con la magistratura.
Quagliotti è stato nel 2011 il coordinatore politico della campagna elettorale del sindaco Fassino e, come riporta il fattoquotidiano.it, è "presidente della Musinet Engineering Spa, una controllata del gruppo Sitaf, la società che gestisce l'autostrada A32, il traforo del Frejus e si sta occupando del suo raddoppio". Insomma, un pezzo molto grosso del PD regionale.
Spicca anche il curriculum giudiziario di Salvatore Gallo. Numero 1 di Sitalfa (sempre controllata dalla Sitaf), ex socialista, condannato in primo grado a 16 mesi per una tangente nel settore sanità. Gallo è conosciuto a Torino come il 'signore delle tessere' del PD (il figlio Stefano nel 2011 è stato nominato assessore della giunta Fassino). Proprio a Torino lo scorso autunno scoppiò il caso del tesseramento gonfiato in vista delle primarie dell'8 dicembre: si passò dai 12mila iscritti del 2012 a Torino e provincia, ai 26mila del 2013.
Primo Greganti è solo il volto più mediatico, tre condanne definitive (due per finanziamento illecito, una per corruzione), ha fatto bella mostra di sè appena tre settimane fa a Torino, in occasione dell'apertura della campagna elettorale di Sergio Chiamparino, candidato del centrosinistra alla poltrona di governatore del Piemonte che verrà assegnata il prossimo 25 maggio.
Il PD lo ha 'sospeso cautelativamente'. Ma la domanda che bisogna porsi è: com'è possibile che un tre volte pregiudicato sia in possesso della tessera del partito dal 2011? Greganti non era certo un nome sconosciuto negli ambienti della sinistra...
Ma Greganti rappresenta solo l'esempio più noto. Giusi La Ganga, convinto renziano, è un ex deputato e membro della Direzione Nazionale del PSI. Iscritto al PD, membro della maggioranza di centrosinistra che governa Torino, guidata da Piero Fassino. La Ganga 20 anni fa patteggiò una pena di 20 mesi per tangenti relative all'ospedale di Asti. Nello stesso procedimento vennero condannati altri due pezzi grossi: Vito Bonsignore, poi riciclatosi nell'UDC e lo 'storico' tesoriere della Democrazia Cristiana, Severino Citaristi.
Più simile a Greganti la biografia di Giancarlo Quagliotti, oggi addirittura il numero 2 del partito in Piemonte, condannato 15 anni fa in un'inchiesta sulle tangenti relative ad un appalto per un depuratore. Condanna condivisa con chi? Primo Greganti, naturalmente. In comune con Greganti anche la 'fama' di non aver collaborato con la magistratura.
Quagliotti è stato nel 2011 il coordinatore politico della campagna elettorale del sindaco Fassino e, come riporta il fattoquotidiano.it, è "presidente della Musinet Engineering Spa, una controllata del gruppo Sitaf, la società che gestisce l'autostrada A32, il traforo del Frejus e si sta occupando del suo raddoppio". Insomma, un pezzo molto grosso del PD regionale.
Spicca anche il curriculum giudiziario di Salvatore Gallo. Numero 1 di Sitalfa (sempre controllata dalla Sitaf), ex socialista, condannato in primo grado a 16 mesi per una tangente nel settore sanità. Gallo è conosciuto a Torino come il 'signore delle tessere' del PD (il figlio Stefano nel 2011 è stato nominato assessore della giunta Fassino). Proprio a Torino lo scorso autunno scoppiò il caso del tesseramento gonfiato in vista delle primarie dell'8 dicembre: si passò dai 12mila iscritti del 2012 a Torino e provincia, ai 26mila del 2013.