Grillo: E' necessario migliorare l'attuale comunicazione del M5S per poter vincere le prossime elezioni politiche.
Grillo (post) - "E' necessario migliorare l'attuale comunicazione del M5S per poter vincere le prossime elezioni politiche. Errori ne sono stati fatti, è umano, chi non fa non sbaglia, per ripartire bisogna prenderne semplicemente atto. La comunicazione parlamentare deve essere più integrata con i cittadini e le categorie a cui si rivolge l'attività legislativa. Per questo va rafforzato il legame tra i parlamentari e i gruppi di comunicazione di Camera e Senato con processi appositi e non derogabili e insieme con le associazioni sul territorio. I gruppi parlamentari di Camera e Senato devono coordinarsi maggiormente di quanto fatto finora con i gruppi di comunicazione e viceversa. L'integrazione dovrà avvenire anche tra esponenti di comunicazione a livello regionale e europeo con gli omologhi di Camera e Senato. Un gruppo di comunicazione trasversale. E' fondamentale comunicare ai cittadini le nostre iniziative parlamentari, regionali, europee, consultare le associazioni ed evitare di sprecare tempo con le intermediazioni con i giornalisti, vera catena di trasmissione del Sistema. Il M5S deve assumere una figura di forza di Governo responsabile e moderata nei toni, pur rimanendo inflessibile nei suoi principi e nell'adesione al programma per cui è stato votato. Nel merito dei cambiamenti organizzativi: a Claudio Messora è stato chiesto di assumere la responsabilità del gruppo di comunicazione europeo, al suo posto al Senato subentrerà Rocco Casalino. A Nicola Biondo verrà affiancata per la comunicazione alla Camera Ilaria Loquenzi, attualmente assistente di Paola Taverna. A loro i migliori auguri per il compito difficilissimo che li attende. Aiutiamoli il più possibile. In alto i cuori!" Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio.
Riflessioni
Riconoscere gli errori e moderare i toni inutili ed eccessivi è importante per non perdere di vista la realtà scaturita dal voto europeo, ma non basta per migliorare. Intensificare e ampliare i canali di comunicazione esistenti, anche a livello locale ed europeo, può essere un buon inizio per ripartire, però non sufficiente. Si continua a trascurare infatti, un importante canale comunicativo, che è la TV vista da milioni di italiani e non citato nel post di Grillo.
E sostenere che bisogna evitare di sprecare tempo sfruttando l'intermediazione dei giornalisti non mi sembra la cosa giusta da consigliare, se si vogliono scansare, possibili e già conosciuti attacchi mediatici sul M5S, accusato dalle forze avversarie e sempre presenti in TV, di non volersi confrontare e di essere disfattista.
Attacchi, aggiungerei, che hanno fatto proprio colpo su tutti quegli elettori che, per informarsi, si "affidano" esclusivamente alla TV o ai giornali di direttori schierati politicamente. Pertanto credo, che sia necessario combattere il sistema con le sue stesse armi, cioè accettare il fatto di dover essere più presenti anche in TV, per spiegare le proposte e i prgrammi del Movimento, che molti italiani (tipicamente disinformati e ascoltatori solo di TG o di dibattiti in TV senza approfondire) sconoscono completamente.
Basta, quindi nascondersi o concordare le presenze in TV, occorre solamente essere più "visibili", proprio come i partiti che rappresentano il sistema malato e che ci governa da decenni e sconfiggerli sul loro piano di battiglia.
Purtroppo gli italiani spesso poco documentati, sono solo attratti dall'immagine del politico e dalle sue parole rassicuranti, non tanto dai post o dai social o da programmi elettorali che possono essere consultati on line, perchè non interessa loro approfondire per vari motvi (tempo, mezzi ec..). Quindi in sostanza questi elettori apprendano la notizia dai messaggi televisivi o dalla radio.
Vogliono sicuramente però, sentire la voce del politico, vederne gli attegiamenti, e in un secondo momento le proposte e i programmi punto per punto. Tutto questo fa parte anche della comunicazione e non volerlo accettare significa voler continuare a sbagliare.
Riflessioni
Riconoscere gli errori e moderare i toni inutili ed eccessivi è importante per non perdere di vista la realtà scaturita dal voto europeo, ma non basta per migliorare. Intensificare e ampliare i canali di comunicazione esistenti, anche a livello locale ed europeo, può essere un buon inizio per ripartire, però non sufficiente. Si continua a trascurare infatti, un importante canale comunicativo, che è la TV vista da milioni di italiani e non citato nel post di Grillo.
E sostenere che bisogna evitare di sprecare tempo sfruttando l'intermediazione dei giornalisti non mi sembra la cosa giusta da consigliare, se si vogliono scansare, possibili e già conosciuti attacchi mediatici sul M5S, accusato dalle forze avversarie e sempre presenti in TV, di non volersi confrontare e di essere disfattista.
Attacchi, aggiungerei, che hanno fatto proprio colpo su tutti quegli elettori che, per informarsi, si "affidano" esclusivamente alla TV o ai giornali di direttori schierati politicamente. Pertanto credo, che sia necessario combattere il sistema con le sue stesse armi, cioè accettare il fatto di dover essere più presenti anche in TV, per spiegare le proposte e i prgrammi del Movimento, che molti italiani (tipicamente disinformati e ascoltatori solo di TG o di dibattiti in TV senza approfondire) sconoscono completamente.
Basta, quindi nascondersi o concordare le presenze in TV, occorre solamente essere più "visibili", proprio come i partiti che rappresentano il sistema malato e che ci governa da decenni e sconfiggerli sul loro piano di battiglia.
Purtroppo gli italiani spesso poco documentati, sono solo attratti dall'immagine del politico e dalle sue parole rassicuranti, non tanto dai post o dai social o da programmi elettorali che possono essere consultati on line, perchè non interessa loro approfondire per vari motvi (tempo, mezzi ec..). Quindi in sostanza questi elettori apprendano la notizia dai messaggi televisivi o dalla radio.
Vogliono sicuramente però, sentire la voce del politico, vederne gli attegiamenti, e in un secondo momento le proposte e i programmi punto per punto. Tutto questo fa parte anche della comunicazione e non volerlo accettare significa voler continuare a sbagliare.