Riforme, la logica delle maggioranze variabili funziona ancora, nonostante la rottura del patto del Nazareno. Sui provvedimenti riguardanti la giustizia l'asse si ricompone automaticamente.
L'ultima prova arriva dal voto sull'emendamento Buccarella (M5S) ieri in Commissione Giustizia al Senato, che aveva ottenuto anche l'appoggio della Lega Nord: prevedeva il raddoppio dei tempi di prescrizione per i reati contro la Pubblica Amministrazione, in sostanza quelli dei colletti bianchi: corruzione, concussione, etc. Respinto, con i voti della maggioranza ufficiale (PD-NCD) e di quella variabile (anche Forza Italia). Sulla prescrizione resta fin qui l'accordo in seno al governo sullo stop di due anni dopo la sentenza di primo grado. Riforma la cui norma transitoria non prevede l'applicazione ai processi in corso. L'emendamento M5S è stato uno dei cinque ad essere votati in Commissione, su oltre un centinaio presentati al DDL anticorruzione, molti dei quali da Forza Italia. I lavori procedono a rilento, nonostante i proclami sulla sbandierata volontà di fare presto. Va ricordato che un DDL su corruzione, falso in bilancio e prescrizione era stato presentato nel marzo 2013 da Piero Grasso. Lo scorso giugno la legge era pronta per essere votata e trasmessa a Palazzo Madama. Ma intervenne il governo con la sua riforma della giustizia in 12 tweet, garantendo che ci sarebbe stato un decreto. | |
| |
Quasi nove mesi dopo la gestazione non è stata completata. Il decreto non è arrivato, solo nuove rassicurazioni e dichiarazioni del giorno dopo: dopo la sentenza Eternit finita in prescrizione, Renzi ha assicurato un intervento. Dopo Mafia Capitale idem. Il governo garantisce di avere i provvedimenti, ma i testi non ci sono. Anche le novità sul falso in bilancio (per approfondire) vengono fatte filtrare su agenzie e quotidiani, ma siamo sempre alle chiacchiere.
Tanto Forza Italia (Nitto Palma, presidente della Commissione Giustizia) che il PD con Beppe Lumia chiedono che il fantomatico emendamento venga presentato in Commissione, ma secondo quanto filtra il governo vuole scoprire le sue carte direttamente in Aula. Questo perché, al di là dell'ottimismo di facciata, l'accordo sulla 'doppia punibilità' legata al fatturato non è ancora stato trovato. Il pericolo che si intravede all'orizzonte è che i compromessi, le mediazioni, annacquino ulteriormente dei provvedimenti che da come vengono descritti non si presentano 'feroci' . Un po' come accadde per la famosa legge Severino, approvata dopo un anno di tira e molla nel novembre 2012 e che non ha segnato alcuna svolta, ma ha provocato l'infelice sdoppiamento del reato di concussione. O come è accaduto durante l'ultimo anno su voto di scambio (ora parzialmente corretto) e autoriciclaggio (che prevede la non punibilità se il reato viene commesso per "godimento personale").
Tanto Forza Italia (Nitto Palma, presidente della Commissione Giustizia) che il PD con Beppe Lumia chiedono che il fantomatico emendamento venga presentato in Commissione, ma secondo quanto filtra il governo vuole scoprire le sue carte direttamente in Aula. Questo perché, al di là dell'ottimismo di facciata, l'accordo sulla 'doppia punibilità' legata al fatturato non è ancora stato trovato. Il pericolo che si intravede all'orizzonte è che i compromessi, le mediazioni, annacquino ulteriormente dei provvedimenti che da come vengono descritti non si presentano 'feroci' . Un po' come accadde per la famosa legge Severino, approvata dopo un anno di tira e molla nel novembre 2012 e che non ha segnato alcuna svolta, ma ha provocato l'infelice sdoppiamento del reato di concussione. O come è accaduto durante l'ultimo anno su voto di scambio (ora parzialmente corretto) e autoriciclaggio (che prevede la non punibilità se il reato viene commesso per "godimento personale").
Condividi articolo | |