"I partiti danno lo stipendio ai parlamentari in galera": respinta la proposta di sopsensione del M5S.
E' stata bocciata dall'ufficio di presidenza della Camera la proposta di sospendere lo stipendio ai deputati arrestati. La proposta, avanzata da tre firmatari del Movimento 5 Stelle a maggio, Fraccaro, Mannino e Di Maio, era stata accolta dai partiti come "di assoluto buon senso". Ma si sa, tra il dire e il fare nel parlamento italiano c'è sempre di mezzo il mare.
E quindi una proposta di "assoluto buon senso", al momento di doverla votare diventa una "violazione di un diritto" e deve essere bocciata. Al termine del voto dell'ufficio di presidenza della Camera il firmatario Di Maio ha pubblicato sui social un post dal titolo: "I partiti danno lo stipendio ai parlamentari in galera". E sul web scoppia la polemica
La proposta
La proposta dei 5 Stelle è arrivata a maggio dopo la vicenda legata all'arresto del deputato Pd Francantonio Genovese. Accusato di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa è stato arrestato in seguito al voto favorevole della Camera. Ma Genovese, seppur in galera continua a percepire uno stipendio di 10mila euro al mese.
Da questa vicenda l'idea dei firmatari: "se il Pd ci sta - avevano annunciato i 5 stelle - domani mattina è approvata. Mi sembra un atto di buon senso: smetterla di pagare lo stipendio ai politici arrestati". Di Maio ha illustrato la proposta cercando anche di spiegare che tale norma potrebbe funzionare anche da deterrente per contrastare la corruzione della classe politica.
La proposta di sospendere lo stipendio ai parlamentari arrestati contiene anche una clausola di salvaguardia per andare incontro alle posizioni dei garantisti. In caso di assoluzione in terzo grado di giudizio del parlamentare arrestato, tale clausola prevedeva la restituzione dell'intero ammontare della cifra non percepita a causa dell'arresto e dal momento stesso dell'autorizzazione, da parte della Giunta per le autorizzazioni, del provvedimento di sospensione dello stipendio.
Ma Pd e Forza Italia hanno sostenuto che tale clausola non fosse "sufficientemente cautelativa" per il parlamentare arrestato. E così la proposta è stata bocciata.
Il voto
L'ufficio di presidenza della Camera ha respinto la proposta di sospensione dello stipendio per i parlamentari arrestati. Hanno votato a favore della sospensione soltanto i 5 stelle firmatari della proposta; Edmondo Cirielli si è astenuto.
"I cittadini italiani - ha commentato Di Maio al termine del voto - stanno pagando lo stipendio ad un politico agli arresti domiciliari e a tutti quelli arrestati. Chiedo agli elettori di Pd, Forza Italia, etc. cosa ne pensano. I partiti oggi hanno dato un pessimo esempio al Paese. Gli stessi partiti che si riempiono la bocca con la 'lotta alla corruzione'. Non quella intellettuale..."
Nonostante quindi fosse stata accolta come una "proposta di assoluto buonsenso" l'ufficio di presidenza della Camera ha allineato il proprio parere a quello contrario dei questori. Il motivo sarebbe tecnico. L'eventuale sospensione dello stipendio ai deputati arrestati può essere decisa solo con una legge e non con una delibera dell'Ufficio di Presidenza o a carattere regolamentare.
Ora i 5 stelle intendono portare la proposta di sospendere lo stipendio per i parlamentari arrestati in aula a Montecitorio, anche se, visto il netto rifiuto dell'ufficio di presidenza sembra una battaglia già persa in partenza. Ma se il voto contrario dei partiti fosse motivato soltanto da questioni tecniche, non si può escludere la possibilità che si trovi una forma sulla quale essere tutti d'accordo.
E quindi una proposta di "assoluto buon senso", al momento di doverla votare diventa una "violazione di un diritto" e deve essere bocciata. Al termine del voto dell'ufficio di presidenza della Camera il firmatario Di Maio ha pubblicato sui social un post dal titolo: "I partiti danno lo stipendio ai parlamentari in galera". E sul web scoppia la polemica
La proposta
La proposta dei 5 Stelle è arrivata a maggio dopo la vicenda legata all'arresto del deputato Pd Francantonio Genovese. Accusato di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa è stato arrestato in seguito al voto favorevole della Camera. Ma Genovese, seppur in galera continua a percepire uno stipendio di 10mila euro al mese.
Da questa vicenda l'idea dei firmatari: "se il Pd ci sta - avevano annunciato i 5 stelle - domani mattina è approvata. Mi sembra un atto di buon senso: smetterla di pagare lo stipendio ai politici arrestati". Di Maio ha illustrato la proposta cercando anche di spiegare che tale norma potrebbe funzionare anche da deterrente per contrastare la corruzione della classe politica.
La proposta di sospendere lo stipendio ai parlamentari arrestati contiene anche una clausola di salvaguardia per andare incontro alle posizioni dei garantisti. In caso di assoluzione in terzo grado di giudizio del parlamentare arrestato, tale clausola prevedeva la restituzione dell'intero ammontare della cifra non percepita a causa dell'arresto e dal momento stesso dell'autorizzazione, da parte della Giunta per le autorizzazioni, del provvedimento di sospensione dello stipendio.
Ma Pd e Forza Italia hanno sostenuto che tale clausola non fosse "sufficientemente cautelativa" per il parlamentare arrestato. E così la proposta è stata bocciata.
Il voto
L'ufficio di presidenza della Camera ha respinto la proposta di sospensione dello stipendio per i parlamentari arrestati. Hanno votato a favore della sospensione soltanto i 5 stelle firmatari della proposta; Edmondo Cirielli si è astenuto.
"I cittadini italiani - ha commentato Di Maio al termine del voto - stanno pagando lo stipendio ad un politico agli arresti domiciliari e a tutti quelli arrestati. Chiedo agli elettori di Pd, Forza Italia, etc. cosa ne pensano. I partiti oggi hanno dato un pessimo esempio al Paese. Gli stessi partiti che si riempiono la bocca con la 'lotta alla corruzione'. Non quella intellettuale..."
Nonostante quindi fosse stata accolta come una "proposta di assoluto buonsenso" l'ufficio di presidenza della Camera ha allineato il proprio parere a quello contrario dei questori. Il motivo sarebbe tecnico. L'eventuale sospensione dello stipendio ai deputati arrestati può essere decisa solo con una legge e non con una delibera dell'Ufficio di Presidenza o a carattere regolamentare.
Ora i 5 stelle intendono portare la proposta di sospendere lo stipendio per i parlamentari arrestati in aula a Montecitorio, anche se, visto il netto rifiuto dell'ufficio di presidenza sembra una battaglia già persa in partenza. Ma se il voto contrario dei partiti fosse motivato soltanto da questioni tecniche, non si può escludere la possibilità che si trovi una forma sulla quale essere tutti d'accordo.