Le contraddizioni e le strategie di Salvini per ottenere consenso perso, illudendo il nord e forse oggi, anche il sud, pur con bassissime probabilità di riuscita (salvo qualche aspirante politico del sud che ha capito che solo stando in politica si vive meglio e si fanno i soldi)
Gli economisti di Salvini una strategia solo elettorale. Salvini dice di uscire dall'EURO già domani mattina (e sfida il M5S su questo), con solo il 5% di consenso e senza essere al Governo, condizione necessaria dato che i trattati derivano da un accordo intergovernativo. Non esiste una programma di Salvini consultabili riguardo l'Europa, vi sono solo le parole e le teorie dei suoi economisti, che non sono certezze, ma modelli e principi basati su delle previsioni anche di mercato e perfino contestabili e controvertibili.
Cosa dice essenzialmente Borghi, basta uscire dall'EURO e avere una moneta nazionale da poter svalutare, ogni volta che sia necessario, per rendere competitive e incrementare l'esportazioni italiane, che da sole, dovrebbero riuscire a far risollevare le sorti dell'Italia incrementando il nostro PIL.
Mentre in maniera molto semplicistica Salvini dice: quando non esisteva l'euro, nonostante la mafia, la corruzione, la pressione fiscale alta, l'evasione fiscale, i processi che durano anni, c'erano gli Enti unitili ecc... si stava meglio!
Ma quali sono i vantaggi (quelli evidenziati da Borghi) e gli svantaggi (non evidenziati durante le illustrazioni di Borghi)?
Gli effetti economici della svalutazione sono molteplici: da una parte rende più costose le merci importate (import) e di conseguenza può avere un parziale effetto sull'inflazione, dall'altra stimola la ripresa del mercato interno e rende più convenienti i prodotti del paese che svaluta esportati (export) sui mercati esteri con effetti positivi sulla bilancia commerciale e sull'economia interna del paese. Il bilancio complessivo di ricchezza derivante dai due effetti dipende dunque dall'ammontare congiunto dei flussi di import-export. In sostanza devono prevalere i vantaggi sugli svantaggi per essere un modello di crescita condivisibile. Allora la domanda è:
In Italia può essere applicato questo modello di sviluppo? Esistono cioè i presupposti? Bene la risposta è no! Perchè gli svantaggi sarebbero maggiori dei vantaggi.
Questo modello è adottabile in un paese che disponga di energia e di materie prime ed essenzialmente esportatore.
Questo non è un piccolo particolare, perchè con una moneta svalutata e quindi con un minore potere d'acquisto, a prezzi invariati, si comprano meno materie prime ed energia, di conseguenza si produce di meno, si esporta di meno, si riduce la produzione e quindi l'occupazione e i consumi interni. In più aumenterebbero inevitabilmente anche i prezzi dei prodotti che si consumano internamente ma anche di quelli esportati. Pertanto saremo costretti ad usare la svalutazione non come strumento straordinario come è giusto che sia, ma quasi ordinariamente con ripercussioni sull'inflazioni e sui salari reali. Questo perchè vi sono anche altri problemi non collegati alla moneta e del tutto interni, come ad esempio, l'alta pressione fiscale e l'elevato costo del lavoro. Basterebbe tutto questo, insieme al fatto che sono solo il 5% delle aziende italiane che esportano, per capire che questo modello sviluppo basato sull'uscita dall'euro non può essere ritenuto condivisibile. Ma il paradosso è che bilancia commerciale italiana non è nemmeno negativa nonostante l'euro. Quindi le domande da porsi per capire se il modello di sviluppo di Borghi che dice di uscire dall'EURO sia effettivamente la cosa giusta per l'Italia sono:
Alle imprese che hanno una tassazione del 55% serve avere una moneta svalutata? All'impresa che per produrre ed esportare i suoi prodotti, deve acquistare materie prime ed energia all'estero con una moneta svalutata, conviene? All'impresa nazionale con un costo del lavoro alto, basta avere una moneta svalutata per competere con altri paesi come la Cina? Avendo la Lira si impedisce alle imprese con un costo del alto, una tassazione elevata e una burocrazia eccessiva di eventualmente delocalizzare? Avendo una moneta nazionale che si può stampare quando necessario per finanziare la spesa pubblica, si ridurranno i casi di corruzione e di spesa improduttiva? La risposta a tutti questi interrogativi è NO!
Ma prescindendo da tutto questo, siamo sicuri che Salvini riuscirà a mantenere ciò che promette cioè l'uscita immediata dall'euro? Beh la risposta è NO!
La Lega ha solo il 5% dei consensi e deve allearsi con altre forze politiche per governare, perchè è solo così, che veramente, potrà decidere unilateralmente e da subito di far uscire l'Italia dall'EURO non attraverso le europee.
Ma con chi si alleerà alle elezioni politiche ammesso che sia ancora presente in parlamento?
Berlusconi loro fedele alleato di governo per 15 anni e con il quale hanno acconsentito a quei trattati europei, oggi tanto discussi anche dal suo economista, dice solo di volerli ridiscuterli senza uscire dall'UERO!
Il PD-Scelta civica-NCD non dicono di uscire dall'EURO.
Chi rimane allora per Governare? Forse il M5S che ha un programma ben preciso e consultabile e che dice di uscire dall'EURO attraverso un referendum se sarà impossibile abolire il fiscal compct. Ma escludo che il M5S si allei con la Lega per formare un governo.
In più chiederei al "Parlamentare europeo" Salvini:
Quante sono le sue proposte di iniziativa popolare europee rese possibili dal 2012? Perchè deve essere il mio Governo a decidere l'uscita dall'EURO e non io cittadino con referendum? La pressione fiscale alta, la semplificazione amministrativa e normativa, che avevate promesso di risolvere già prima del 2002, cosa c'entra l'EURO? Equitalia che esiste dal 2005 (creata dal vostro Governo con Berlusconi) che fanno chiudere i capannoni del Veneto secessionista cosa c'entra con la moneta EURO?
Sul disegno di legge n. 4620 sul pareggio di bilancio (poi diventato legge costituzionale con Monti) firmato da Bossi, Calderoli, Berlusconi e Tremonti nel 2011, cosa ha da dire in merito il segretario Salvini o il suo economista?
Cosa dice essenzialmente Borghi, basta uscire dall'EURO e avere una moneta nazionale da poter svalutare, ogni volta che sia necessario, per rendere competitive e incrementare l'esportazioni italiane, che da sole, dovrebbero riuscire a far risollevare le sorti dell'Italia incrementando il nostro PIL.
Mentre in maniera molto semplicistica Salvini dice: quando non esisteva l'euro, nonostante la mafia, la corruzione, la pressione fiscale alta, l'evasione fiscale, i processi che durano anni, c'erano gli Enti unitili ecc... si stava meglio!
Ma quali sono i vantaggi (quelli evidenziati da Borghi) e gli svantaggi (non evidenziati durante le illustrazioni di Borghi)?
Gli effetti economici della svalutazione sono molteplici: da una parte rende più costose le merci importate (import) e di conseguenza può avere un parziale effetto sull'inflazione, dall'altra stimola la ripresa del mercato interno e rende più convenienti i prodotti del paese che svaluta esportati (export) sui mercati esteri con effetti positivi sulla bilancia commerciale e sull'economia interna del paese. Il bilancio complessivo di ricchezza derivante dai due effetti dipende dunque dall'ammontare congiunto dei flussi di import-export. In sostanza devono prevalere i vantaggi sugli svantaggi per essere un modello di crescita condivisibile. Allora la domanda è:
In Italia può essere applicato questo modello di sviluppo? Esistono cioè i presupposti? Bene la risposta è no! Perchè gli svantaggi sarebbero maggiori dei vantaggi.
Questo modello è adottabile in un paese che disponga di energia e di materie prime ed essenzialmente esportatore.
Questo non è un piccolo particolare, perchè con una moneta svalutata e quindi con un minore potere d'acquisto, a prezzi invariati, si comprano meno materie prime ed energia, di conseguenza si produce di meno, si esporta di meno, si riduce la produzione e quindi l'occupazione e i consumi interni. In più aumenterebbero inevitabilmente anche i prezzi dei prodotti che si consumano internamente ma anche di quelli esportati. Pertanto saremo costretti ad usare la svalutazione non come strumento straordinario come è giusto che sia, ma quasi ordinariamente con ripercussioni sull'inflazioni e sui salari reali. Questo perchè vi sono anche altri problemi non collegati alla moneta e del tutto interni, come ad esempio, l'alta pressione fiscale e l'elevato costo del lavoro. Basterebbe tutto questo, insieme al fatto che sono solo il 5% delle aziende italiane che esportano, per capire che questo modello sviluppo basato sull'uscita dall'euro non può essere ritenuto condivisibile. Ma il paradosso è che bilancia commerciale italiana non è nemmeno negativa nonostante l'euro. Quindi le domande da porsi per capire se il modello di sviluppo di Borghi che dice di uscire dall'EURO sia effettivamente la cosa giusta per l'Italia sono:
Alle imprese che hanno una tassazione del 55% serve avere una moneta svalutata? All'impresa che per produrre ed esportare i suoi prodotti, deve acquistare materie prime ed energia all'estero con una moneta svalutata, conviene? All'impresa nazionale con un costo del lavoro alto, basta avere una moneta svalutata per competere con altri paesi come la Cina? Avendo la Lira si impedisce alle imprese con un costo del alto, una tassazione elevata e una burocrazia eccessiva di eventualmente delocalizzare? Avendo una moneta nazionale che si può stampare quando necessario per finanziare la spesa pubblica, si ridurranno i casi di corruzione e di spesa improduttiva? La risposta a tutti questi interrogativi è NO!
Ma prescindendo da tutto questo, siamo sicuri che Salvini riuscirà a mantenere ciò che promette cioè l'uscita immediata dall'euro? Beh la risposta è NO!
La Lega ha solo il 5% dei consensi e deve allearsi con altre forze politiche per governare, perchè è solo così, che veramente, potrà decidere unilateralmente e da subito di far uscire l'Italia dall'EURO non attraverso le europee.
Ma con chi si alleerà alle elezioni politiche ammesso che sia ancora presente in parlamento?
Berlusconi loro fedele alleato di governo per 15 anni e con il quale hanno acconsentito a quei trattati europei, oggi tanto discussi anche dal suo economista, dice solo di volerli ridiscuterli senza uscire dall'UERO!
Il PD-Scelta civica-NCD non dicono di uscire dall'EURO.
Chi rimane allora per Governare? Forse il M5S che ha un programma ben preciso e consultabile e che dice di uscire dall'EURO attraverso un referendum se sarà impossibile abolire il fiscal compct. Ma escludo che il M5S si allei con la Lega per formare un governo.
In più chiederei al "Parlamentare europeo" Salvini:
Quante sono le sue proposte di iniziativa popolare europee rese possibili dal 2012? Perchè deve essere il mio Governo a decidere l'uscita dall'EURO e non io cittadino con referendum? La pressione fiscale alta, la semplificazione amministrativa e normativa, che avevate promesso di risolvere già prima del 2002, cosa c'entra l'EURO? Equitalia che esiste dal 2005 (creata dal vostro Governo con Berlusconi) che fanno chiudere i capannoni del Veneto secessionista cosa c'entra con la moneta EURO?
Sul disegno di legge n. 4620 sul pareggio di bilancio (poi diventato legge costituzionale con Monti) firmato da Bossi, Calderoli, Berlusconi e Tremonti nel 2011, cosa ha da dire in merito il segretario Salvini o il suo economista?
Prima favoriscono l'introduzione del pareggio di bilancio previsto nel Fiscal Compact oggi invece Berlusconi, Salvini e la Meloni ex ministro del Governo Berlusconi-Bossi 2008-2011 ci fanno pure la campagna elettorale sopra
La stima del parlamentare europeo Salvini e della Lega in Europa
Per i candidati del SUD che si candidano con Lega Nord alle euorpee