Il voto di scambio e il caso Marcello Dell'Utri. I provvedimenti oggi in gioco per contrastare lo scambio elettorale mafioso (solo menzogne del PD e FI).
AlL'ex Senatore Marcello Dell'Utri, stretto collaboratore di Silvio Berlusconi e cofondatore del partito Forza Italia costituitosi nel 1994, la Procura di Palermo ha emesso un provvedimento di carcerazione preventiva per il reato concorso esterno in associazione mafiosa, previsto e punito dall'art. 416-bis del codice penale italiano. Il concorso esterno si realizza con l'apporto di un contributo effettivo al perseguimento degli scopi illeciti di un'associazione di tipo mafioso, senza però prender parte al sodalizio mafioso.
I reati associativi previsti dal Codice Penale sono quelli di cui al Titolo V "Dei delitti contro l'ordine pubblico":
Art. 416 "Associazione per delinquere";
Art. 416 bis "Associazioni di tipo mafioso anche straniere" (pena reclusione da 7 a 12 anni);
Art. 416 ter "Scambio elettorale politico-mafioso" (pena prevista dall'art.416-bis primo comma cioè da 7 a 12 anni).
In questi giorni si è parlato tanto dell'Art. 416-Ter in via di modifica. Il reato previsto da questo articolo è stato introdotto al fine di contrastare i legami politico-mafiosi ed è strettamente connesso con la fattispecie prevista dall'art. 416 bis (imputato a Dell'Utri):
infatti prevede la pena da 7 a 12 anni, per chi ottiene la promessa dei voti dalla criminalità organizzata (il procacciamento di voti per sé o per altri o l'ostacolo al libero esercizio del voto rientra tra i programmi dell'associazione mafiosa) in cambio della erogazione di denaro.
L'art. 416-Ter che si vuole modificare recita: "La pena stabilita dal primo comma dell'articolo 416-bis ( da 7 a 12 anni) si applica anche a chi ottiene la promessa di voti prevista dal terzo comma del medesimo articolo 416-bis in cambio della erogazione di denaro".L'attuale disposizione è stata criticata (in particolare dal M5S) per una serie di aspetti: la scarsa determinatezza; l'imperfetta formulazione della disposizione, in quanto il terzo comma dell'art. 416-bis non fa riferimento ad alcuna promessa di voti; la definizione del prezzo dello scambio nei soli termini monetari, mentre la gamma delle prestazioni in cui può consistere lo scambio politico-mafioso è molto ampia.
Tutti questi fattori di fatto impediscono che tutte le ipotesi di accordo tra politico e mafioso possano essere efficacemente perseguite dall'ordinamento.
Bene entriamo adesso nel vivo della questione politica. PD e Forza Italia paradossalmente un unico partito su certe questioni.
Il PD e Forza Italia sostengono che questa legge "voluta dagli italiani" (non mi risulta ci sia stato un referendum) è stata considerata dagli organi stessi della Magistratura un ottima legge per contrastare il voto di scambio e quindi colpire fortemente la mafia e che quindi il M5S contrastando le modifiche agevolerebbe la mafia!
Verrebbe da ridere al solo pensiero, basta pensare al fatto che il PD sta al Governo e stringe accordi con un condannato in via definitiva qual'è Berlusconi.
Ma quello che veramente dovrebbe sconvolgere gli italiani e quindi gli elettori, non è solo la contraddizione del partito democratico, ma il fatto di mentire agli italiani e quindi agli elettori.
Infatti, dove sta il trucco? Gli organi della magistratura hanno espresso un giudizio favorevole sul testo di legge "in prima lettura" al Senato (con M5S a favore) dove si stabiliva che:
Ma andiamo invece al testo del DDL 948 approvato alla Camera e quindi dopo l'opinione dei magistrati espressa invece sul testo provvisorio e non ancora definitivo. Bene, le cose da qui cambiano totalmente e questo il PD, Forza Italia e in particolare la Picierno (PD) ospite a Servizio Pubblico e Schifani (FI) in una intervista al TG non lo dicono!
Le ulteriori modifiche al testo del Senato (cioè al testo provvisorio in prima lettura, su cui si era espressa la Magistratura) e deliberate dopo alla Camera, il 3 aprile 2014, sono le seguenti:
Ovviamente, con l'immancabile e forte contestazione da parte dei parlamentari del Movimento 5 stelle.
Però gli altri partiti come PD, Forza Italia e company, ma di più PD e FI, vanno in TV e rilasciano interviste per accusare il M5S di voler addirittura favorire la mafia opponendosi al testo di legge!
Ma perché questi vecchi politici "professionistini e parassitni della politica" mentono pur sapendo di farlo e in modo anche spudorato?
Perché essenzialmente temono il M5S, che informa veramente i cittadini e fanno seriamente il loro mestiere di parlamentari.
Sanno ormai, di non essere più liberi di poter recitare, ognuno con le loro parti, di comparsa o protagonista nei TG e alle TV, continuando così a prendere in giro gli elettori e il popolo italiano.
Non possono più stringere accordi così naturalmente come facevano prima oppure tutelare i loro interessi più o meno nascosti coprendosi ognuno con l'altro, senza essere smascherati dai parlamentari del M5S così attenti e impegnati nel suo lavoro di parlamentari.
Vinceranno loro
I reati associativi previsti dal Codice Penale sono quelli di cui al Titolo V "Dei delitti contro l'ordine pubblico":
Art. 416 "Associazione per delinquere";
Art. 416 bis "Associazioni di tipo mafioso anche straniere" (pena reclusione da 7 a 12 anni);
Art. 416 ter "Scambio elettorale politico-mafioso" (pena prevista dall'art.416-bis primo comma cioè da 7 a 12 anni).
In questi giorni si è parlato tanto dell'Art. 416-Ter in via di modifica. Il reato previsto da questo articolo è stato introdotto al fine di contrastare i legami politico-mafiosi ed è strettamente connesso con la fattispecie prevista dall'art. 416 bis (imputato a Dell'Utri):
infatti prevede la pena da 7 a 12 anni, per chi ottiene la promessa dei voti dalla criminalità organizzata (il procacciamento di voti per sé o per altri o l'ostacolo al libero esercizio del voto rientra tra i programmi dell'associazione mafiosa) in cambio della erogazione di denaro.
L'art. 416-Ter che si vuole modificare recita: "La pena stabilita dal primo comma dell'articolo 416-bis ( da 7 a 12 anni) si applica anche a chi ottiene la promessa di voti prevista dal terzo comma del medesimo articolo 416-bis in cambio della erogazione di denaro".L'attuale disposizione è stata criticata (in particolare dal M5S) per una serie di aspetti: la scarsa determinatezza; l'imperfetta formulazione della disposizione, in quanto il terzo comma dell'art. 416-bis non fa riferimento ad alcuna promessa di voti; la definizione del prezzo dello scambio nei soli termini monetari, mentre la gamma delle prestazioni in cui può consistere lo scambio politico-mafioso è molto ampia.
Tutti questi fattori di fatto impediscono che tutte le ipotesi di accordo tra politico e mafioso possano essere efficacemente perseguite dall'ordinamento.
Bene entriamo adesso nel vivo della questione politica. PD e Forza Italia paradossalmente un unico partito su certe questioni.
Il PD e Forza Italia sostengono che questa legge "voluta dagli italiani" (non mi risulta ci sia stato un referendum) è stata considerata dagli organi stessi della Magistratura un ottima legge per contrastare il voto di scambio e quindi colpire fortemente la mafia e che quindi il M5S contrastando le modifiche agevolerebbe la mafia!
Verrebbe da ridere al solo pensiero, basta pensare al fatto che il PD sta al Governo e stringe accordi con un condannato in via definitiva qual'è Berlusconi.
Ma quello che veramente dovrebbe sconvolgere gli italiani e quindi gli elettori, non è solo la contraddizione del partito democratico, ma il fatto di mentire agli italiani e quindi agli elettori.
Infatti, dove sta il trucco? Gli organi della magistratura hanno espresso un giudizio favorevole sul testo di legge "in prima lettura" al Senato (con M5S a favore) dove si stabiliva che:
- la condotta e quindi la fattispecie di reato si realizza con l'accettazione della promessa di procurare voti con le modalità mafiose;
- oggetto dello scambio non è più solo l'erogazione di denaro, ma anche la promessa di erogazione di denaro o di qualunque altra utilità ovvero la disponibilità a soddisfare interessi o esigenze dell'associazione mafiosa (tutte ipotesi più estensive del reato);
- si applica la stessa pena prevista dall'art. 416-bis per l'associazione mafiosa, ovvero la reclusione da sette a dodici anni (quindi non vengono le ridotte le pene);
- la pena si applica anche a chi promette di procurare voti (ipotesi di reato estensiva)
Ma andiamo invece al testo del DDL 948 approvato alla Camera e quindi dopo l'opinione dei magistrati espressa invece sul testo provvisorio e non ancora definitivo. Bene, le cose da qui cambiano totalmente e questo il PD, Forza Italia e in particolare la Picierno (PD) ospite a Servizio Pubblico e Schifani (FI) in una intervista al TG non lo dicono!
Le ulteriori modifiche al testo del Senato (cioè al testo provvisorio in prima lettura, su cui si era espressa la Magistratura) e deliberate dopo alla Camera, il 3 aprile 2014, sono le seguenti:
- oggetto dello scambio è l'erogazione o la promessa di erogazione di denaro o di altra utilità (rispetto al testo del Senato è stato soppresso l'aggettivo "qualunque" riferito ad "altra uitlità"; è stato soppresso il riferimento alla "disponibilità a soddisfare interessi o esigenze dell'associazione mafiosa");
- la pena applicata è la reclusione da 4 a 10 anni (quindi una pena ridotta);
- è inserita la clausola di immediata entrata in vigore (devono favorire forse qualcuno i nosri politici?)
Ovviamente, con l'immancabile e forte contestazione da parte dei parlamentari del Movimento 5 stelle.
Però gli altri partiti come PD, Forza Italia e company, ma di più PD e FI, vanno in TV e rilasciano interviste per accusare il M5S di voler addirittura favorire la mafia opponendosi al testo di legge!
Ma perché questi vecchi politici "professionistini e parassitni della politica" mentono pur sapendo di farlo e in modo anche spudorato?
Perché essenzialmente temono il M5S, che informa veramente i cittadini e fanno seriamente il loro mestiere di parlamentari.
Sanno ormai, di non essere più liberi di poter recitare, ognuno con le loro parti, di comparsa o protagonista nei TG e alle TV, continuando così a prendere in giro gli elettori e il popolo italiano.
Non possono più stringere accordi così naturalmente come facevano prima oppure tutelare i loro interessi più o meno nascosti coprendosi ognuno con l'altro, senza essere smascherati dai parlamentari del M5S così attenti e impegnati nel suo lavoro di parlamentari.
Vinceranno loro
Le bugie raccontate dalla Picierno (parlamentare PD) in TV