Maturità ed esami di Stato, il ministro Stefania Giannini prosegue nel tentivo di riformare la scuola: ecco cosa cambia.
Nonostante il caos creato dalla possibile abolizione del test d'ingresso alla facoltà di Medicina, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini va avanti nella sua strada e prosegue nel tentativo di riformare il mondo della scuola.
Nel giorno in cui migliaia di istituti riaprono i battenti e gli studenti tornano assonati sui banchi, ma anche in cui parte la consultazione online sul sito labuonascuola.gov.it, per comprendere cosa pensano i cittadini dei cambiamenti apportati dal Governo, il MIUR, tramite il suo più alto rappresentante, annuncia l'ennesima modifica: l'esame di maturità, spauracchio di chiunque, cambierà volto.
Basta con i commissari esterni, basta tesine, basta ansie e paure. Ecco come diventerà il nuovo esame di Stato:
"Siamo avanti nella definizione di una nuova maturità. Non abbiamo voluto inserirne i dettagli nel dossier presentato il 3 settembre, ma non è detto che non possa entrare nel decreto legge che vareremo a inizio gennaio".
Questo quanto dichiarato dal ministro Stefania Giannini a Repubblica.
Maturità: cosa cambia?
Entro gennaio, nel caso in cui il provvedimento venisse inserito all'interno del decreto "La buona scuola", potremmo vedere nei dettagli quali saranno le modifiche effettive che il Governo apporterà all'esame di Maturità. Nel frattempo le anticipazioni arrivate per bocca dello stesso ministro dell'Istruzione e pubblicate sul giornale di De Benedetti, promettono un cambiamento radicale.
"Ho una proposta, la metterò a disposizione di sottosegretari e collaboratori. L'esame di maturità deve perdere quell'aspetto da giudizio divino, che tra l'altro lo ha fatto diventare costoso. Deve riprendere un ruolo di appuntamento di sintesi di un anno scolastico, addirittura di un ciclo".
L'esame non sarà più lo spauracchio di tutti, un momento che fa perdere il sonno agli studenti di tutta Italia, ma un appuntamento che servirà a fare il punto di quanto appreso nel corso del ciclo scolastico. Ma c'è di più perché:
"Nella stagione 2015-2016 dovremo tornare ai commissari interni, niente più convocazioni da lontano. E un presidente di garanzia, che non deve arrivare per forza da fuori provincia. Chiuderei l'esperienza della tesina di fine anno, un atto compilativo che è diventato solo un fiore al bavero, una collanina graziosa. Gli studenti dovranno presentare un progetto che riguardi tutto l'anno trascorso: un lavoro più teorico per i licei e un prodotto finito per i tecnici. Ascolteremo i pareri, in questi due mesi, anche su questo argomento".
Già dal prossimo anno scolastico quindi (quello appena iniziato è il 2014-2015) la riforma potrebbe diventare effettiva, comportando l'addio ai commissari esterni e alla celeberrima tesina che tutti noi riponiamo sulla mensola più alta della stanza non appena concluso l'esame. al suo posto arriveranno i "progetti" teorici per i licei e pratici per i tecnici".
Nel corso dei due mesi di consultazione sul decreto "La buona scuola", il Governo ascolterà anche i pareri sull'argomento in questione, cercando di capire come delineare il nuovo esame di Maturità e rendere un servizio migliore agli studenti.
E voi, cosa ne pensate?
Nel giorno in cui migliaia di istituti riaprono i battenti e gli studenti tornano assonati sui banchi, ma anche in cui parte la consultazione online sul sito labuonascuola.gov.it, per comprendere cosa pensano i cittadini dei cambiamenti apportati dal Governo, il MIUR, tramite il suo più alto rappresentante, annuncia l'ennesima modifica: l'esame di maturità, spauracchio di chiunque, cambierà volto.
Basta con i commissari esterni, basta tesine, basta ansie e paure. Ecco come diventerà il nuovo esame di Stato:
"Siamo avanti nella definizione di una nuova maturità. Non abbiamo voluto inserirne i dettagli nel dossier presentato il 3 settembre, ma non è detto che non possa entrare nel decreto legge che vareremo a inizio gennaio".
Questo quanto dichiarato dal ministro Stefania Giannini a Repubblica.
Maturità: cosa cambia?
Entro gennaio, nel caso in cui il provvedimento venisse inserito all'interno del decreto "La buona scuola", potremmo vedere nei dettagli quali saranno le modifiche effettive che il Governo apporterà all'esame di Maturità. Nel frattempo le anticipazioni arrivate per bocca dello stesso ministro dell'Istruzione e pubblicate sul giornale di De Benedetti, promettono un cambiamento radicale.
"Ho una proposta, la metterò a disposizione di sottosegretari e collaboratori. L'esame di maturità deve perdere quell'aspetto da giudizio divino, che tra l'altro lo ha fatto diventare costoso. Deve riprendere un ruolo di appuntamento di sintesi di un anno scolastico, addirittura di un ciclo".
L'esame non sarà più lo spauracchio di tutti, un momento che fa perdere il sonno agli studenti di tutta Italia, ma un appuntamento che servirà a fare il punto di quanto appreso nel corso del ciclo scolastico. Ma c'è di più perché:
"Nella stagione 2015-2016 dovremo tornare ai commissari interni, niente più convocazioni da lontano. E un presidente di garanzia, che non deve arrivare per forza da fuori provincia. Chiuderei l'esperienza della tesina di fine anno, un atto compilativo che è diventato solo un fiore al bavero, una collanina graziosa. Gli studenti dovranno presentare un progetto che riguardi tutto l'anno trascorso: un lavoro più teorico per i licei e un prodotto finito per i tecnici. Ascolteremo i pareri, in questi due mesi, anche su questo argomento".
Già dal prossimo anno scolastico quindi (quello appena iniziato è il 2014-2015) la riforma potrebbe diventare effettiva, comportando l'addio ai commissari esterni e alla celeberrima tesina che tutti noi riponiamo sulla mensola più alta della stanza non appena concluso l'esame. al suo posto arriveranno i "progetti" teorici per i licei e pratici per i tecnici".
Nel corso dei due mesi di consultazione sul decreto "La buona scuola", il Governo ascolterà anche i pareri sull'argomento in questione, cercando di capire come delineare il nuovo esame di Maturità e rendere un servizio migliore agli studenti.
E voi, cosa ne pensate?
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