Incontro M5S - PD, Di Maio al PD: 8 sì su 10 proposte, oppoertunità storica.
Di Maio (M5S) - "Ho sentito Lorenzo Guerini ci siamo accordati per lunedì alle 15. Noi andremo all'incontro e ci andremo consapevoli di essere davanti a un'opportunità storica per cambiare l'Italia". Lo ha detto in un'intervista a 'la Repubblica' Luigi Di Maio, deputato del M5S e vicepresidente alla Camera, parlando dell'incontro con il Pd previsto per domani. Dalle sue risposte si evince come il Movimento sia d'accordo su 8 punti dei 10 stilati dal Pd e presentati sottoforma di proposte al M5S.
Il vicepresidente della Camera annuncia: "Stiamo mettendo a punto e porteremo una proposta che modifica il Democratellum e sarà una svolta che non potranno rifiutare".u doppio turno e premio di maggioranza, Di Maio dice: "Non siamo contrari a prescindere". Ma nessun passo indietro sul Senato elettivo, anche se con qualche distinguo: "Già i padri costituenti avevano messo in chiaro che il Senato doveva essere eletto su base regionale. Un ruolo diverso si può discutere, quello che noi non vogliamo è un Senato di nominati". Netto sull'immunità: "Noi siamo contrari. Salviamo il comma 1, sull'insindacabilità di voti e opinioni, per il resto politici e cittadini devono essere uguali davanti alla legge". Sull'estensione dei collegi: "Siamo disposti a rinunciarci, a patto che una norma piu' stringente escluda - eccetto per i reati d'opinione - i condannati dal Parlamento". D'accordo anche con il controllo preventivo della nuova legge elettorale da parte della Corte Costituzionale, ma non nei modi proposti dal Pd.
Il vicepresidente della Camera annuncia: "Stiamo mettendo a punto e porteremo una proposta che modifica il Democratellum e sarà una svolta che non potranno rifiutare".u doppio turno e premio di maggioranza, Di Maio dice: "Non siamo contrari a prescindere". Ma nessun passo indietro sul Senato elettivo, anche se con qualche distinguo: "Già i padri costituenti avevano messo in chiaro che il Senato doveva essere eletto su base regionale. Un ruolo diverso si può discutere, quello che noi non vogliamo è un Senato di nominati". Netto sull'immunità: "Noi siamo contrari. Salviamo il comma 1, sull'insindacabilità di voti e opinioni, per il resto politici e cittadini devono essere uguali davanti alla legge". Sull'estensione dei collegi: "Siamo disposti a rinunciarci, a patto che una norma piu' stringente escluda - eccetto per i reati d'opinione - i condannati dal Parlamento". D'accordo anche con il controllo preventivo della nuova legge elettorale da parte della Corte Costituzionale, ma non nei modi proposti dal Pd.