La firma autografa o digitale a quanto pare, sarà indispensabile per evitare truffe e fregature sul Web e al telefono. Infatti, dopo il recepimento della direttiva europea, che entrerà in vigore il 14 giugno, i contratti a distanza (e-commerce o al telefono ad esempio) per essere validi ed efficaci richiederanno il requisito della firma fisica o elettronica. Ma questa non sarà l'unica novità, poiché gli operatori del commercio elettronico dovranno esplicitare da subito, il costo totale del prodotto comprensivo di tutti gli extra, in questo modo alcune ansie del consumatore saranno eliminate.
Altre novità riguarderanno i tempi di consegna e di recesso. I beni comprati on line, infatti, dovranno essere consegnati senza ritardi ingiustificati entro 30 giorni o il consumatore può recedere dal contratto. Contemporaneamente, si allunga (da 10 a 14 giorni) il tempo a disposizione per recedere. Il cliente deve ottenere il rimborso di quanto pagato entro 14 giorni (contratti a distanza con valore superiore a €200).
Per i beni virtuali (e-book, mp3 ecc..) interviene una norma che prevede informazioni più trasparenti per i clienti-consumatori. In particolare, chi vende, dovrà chiarire eventuali limiti di compatibilità con i dispositivi hardware e software e gli eventuali limiti di riproducibilità.
Infine, spariscono i format precompilati per i servizi aggiuntivi: chi propone, per esempio, assicurazioni facoltative nel caso per esempio dei biglietti aerei, dovrà richiedere il consenso esplicito; per i call center invece le telefonate al servizio di assistenza non possono avere un costo superiore alla tariffa base della linea telefonica.
Queste insieme di norme saranno molto utili per il consumatore, per sottrarlo da eventuali truffe, ma contestualmente, permetteranno di incentivare ed incoraggiare gli acquisti on line, verso cui gli stessi consumatori si dimostrano ancora oggi diffidenti.
All’origine della diffidenza, uno studio spiega, che vi sono: il bisogno di toccare con mano la merce (40%), l’attaccamento al contante ancora molto forte in Italia (33%) e, infine, il timore di non ricevere il prodotto (27%) e la paura che il recesso sia complicato.
Altre novità riguarderanno i tempi di consegna e di recesso. I beni comprati on line, infatti, dovranno essere consegnati senza ritardi ingiustificati entro 30 giorni o il consumatore può recedere dal contratto. Contemporaneamente, si allunga (da 10 a 14 giorni) il tempo a disposizione per recedere. Il cliente deve ottenere il rimborso di quanto pagato entro 14 giorni (contratti a distanza con valore superiore a €200).
Per i beni virtuali (e-book, mp3 ecc..) interviene una norma che prevede informazioni più trasparenti per i clienti-consumatori. In particolare, chi vende, dovrà chiarire eventuali limiti di compatibilità con i dispositivi hardware e software e gli eventuali limiti di riproducibilità.
Infine, spariscono i format precompilati per i servizi aggiuntivi: chi propone, per esempio, assicurazioni facoltative nel caso per esempio dei biglietti aerei, dovrà richiedere il consenso esplicito; per i call center invece le telefonate al servizio di assistenza non possono avere un costo superiore alla tariffa base della linea telefonica.
Queste insieme di norme saranno molto utili per il consumatore, per sottrarlo da eventuali truffe, ma contestualmente, permetteranno di incentivare ed incoraggiare gli acquisti on line, verso cui gli stessi consumatori si dimostrano ancora oggi diffidenti.
All’origine della diffidenza, uno studio spiega, che vi sono: il bisogno di toccare con mano la merce (40%), l’attaccamento al contante ancora molto forte in Italia (33%) e, infine, il timore di non ricevere il prodotto (27%) e la paura che il recesso sia complicato.